First ERFAN General Meeting

 

 

“Il ruolo di ERFAN è quello di creare legami tra Africa e Italia nella ricerca e nel progresso delle scienze veterinarie attraverso l’approccio One Health, promuovendo un’azione coordinata per la salute umana e animale e la protezione dell’ambiente e favorire lo sviluppo di politiche sulla salute pubblica. Oltre a illustrare le attività passate e future di ERFAN, l’Assemblea di oggi è un’opportunità per raccogliere sinergie su una piattaforma preziosa che aiuti a colmare il divario tra interessi scientifici e priorità politiche. Incontri come questo offrono ad esperti e decisori politici uno spazio di confronto per condividere esperienze e consentire alla scienza e alla tecnologia di raggiungere il loro pieno potenziale a beneficio dell’umanità”. Con queste parole il Direttore Generale dell’IZSAM, Nicola D’Alterio, ha aperto il lavori del First ERFAN General Meeting che si è svolto lunedì 4 ottobre nell’autorevole Sala Capitolare del convento di Santa Maria sopra Minerva del Senato della Repubblica italiana, con il sostegno del Senatore abruzzese Nazario Pagano intervenuto nei saluti istituzionali di benvenuto.

 

Anche il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, ha testimoniato la sua vicinanza all’iniziativa con un messaggio nel quale ha ringraziato l’IZSAM per l’invito e sottolineato che: “La pandemia ha evidenziato la connessione tra la salute di esseri umani, animali ed ecosistemi e la necessità di un approccio multilaterale per affrontare le sfide sanitarie globali. Dall’inizio dell’emergenza l’Italia ha sostenuto la risposta multilaterale attraverso l’ACT-Accelerator e ha finanziato il Covax Facility con oltre 385 milioni di euro che hanno permesso di donare 45 milioni di dosi ai Paesi a basso e medio reddito. La Rete ERFAN fornisce un sistema strutturato di dialogo e cooperazione tra Italia e Africa, promuovendo lo sviluppo delle capacità, il progresso scientifico e il trasferimento tecnologico. Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale è attivamente impegnato nel sostenere lo sviluppo della zooprofilassi in Africa, soprattutto attraverso il trasferimento di know-how”. A tal proposito Il Ministro Di Maio ha ricordato il sostegno al progetto di gemellaggio tra il Laboratorio Veterinario di Maputo, Mozambico, e l’IZS dell’Abruzzo e del Molise.

 

La prima sessione “ERFAN and Science-Policy Interface” è stata arricchita dai contributi del DG dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE) Monique Eloit, del responsabile della Direzione Generale per la Cooperazione Internazionale e lo Sviluppo della Commissione Europea Leonard Mizzi, del Direttore Generale dei Servizi Veterinari del Ministero della Salute italiano Pierdavide Lecchini e di Laura Aghilarre della Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppo del MAECI.

 

Prima degli interventi di Rachid Bouguedour della rappresentanza sub-regionale OIE in Nord Africa e di Moetapele Letshwenyo della rappresentanza sub-regionale OIE in Sud Africa, il dott. Massimo Scacchia ha tracciato il passato e il futuro di ERFAN. Il responsabile della cooperazione internazionale dell’IZSAM e del Segretariato ERFAN ha ringraziato i membri del gruppo di lavoro presenti in sala, per poi passare a illustrare quanto di buono fatto dal Network, anche nell’ultimo periodo segnato dalla pandemia e dall’impossibilità di spostarsi: “ERFAN è fortemente sostenuto dal nostro Ministero della Salute e dall’OIE che lo ha finanziato. Fare rete, scambiarsi conoscenze e buone pratiche significa, ad esempio, esportare e importare alimenti sicuri attraverso controlli accurati che spesso singoli Paesi africani non riescono a garantire. Significa permettere ai poli di eccellenza africani di acquisire lo status di Laboratorio di Referenza OIE, attraverso la formazione, il trasferimento di tecnologia e il rafforzamento delle capacità mediante programmi di ricerca. Non si tratta di colonialismo scientifico ma di un approccio etico inclusivo, di reciprocità, scambio e collaborazione paritaria. ERFAN è strutturato in diversi gruppi di lavoro incentrati su specifiche tematiche sanitarie e oggi include ben 34 partners di 18 Paesi”.

 

Nel concludere i lavori il DG D’Alterio ha riaffermato l’interdipendenza tra scienza e politica e la necessità di una integrazione sempre maggiore: “ERFAN aiuta a costruire visibilità, consapevolezza, credibilità, legittimità e fiducia intorno a specifiche questioni scientifiche e favorisce la partecipazione, gli scambi, le sinergie e la cooperazione. La politica dell’Unione Europea e del nostro Paese è costantemente impegnata a rafforzare i rapporti tra Italia e Africa. Diverse iniziative sono state prese in questo senso e la presenza odierna di illustri rappresentanti della Commissione Europea, del Governo italiano e dei rappresentanti delle principali Organizzazioni internazionali, denota il forte interesse per le attività di ERFAN. La pandemia ha evidenziato l’importanza centrale della cooperazione internazionale nel fornire risposte rapide e adeguate alle sfide globali. L’emergenza sanitaria mondiale è indubbiamente legata al processo di globalizzazione e i suoi effetti richiedono una governance attraverso diverse forme di cooperazione tra Stati. ERFAN può essere un catalizzatore efficace per migliorare la resilienza delle comunità e degli Stati alle rapide sfide della globalizzazione, per adottare una strategia comune volta alla salvaguardia della salute animale e umana e alla protezione dell’ambiente”.

 

 

6 ottobre 2021 (MG)

 
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