proDIACO - DIagnostica Animali da COmpagnia

 

 

Martedì 22 giugno nella sede della Fondazione Tercas di Palazzo Melatino, a Teramo, si è svolto un incontro con gli organi di informazione nel corso del quale il Presidente della Fondazione, Tiziana Di Sante, ha illustrato alcuni dati relativi a un Settore strategico come quello della Ricerca Scientifica. All’incontro hanno partecipato la prof.ssa Barbara Barboni dell’Università degli Studi di Teramo, il Direttore Amministrativo dell’IZSAM Lucio Ambrosj, il medico veterinario dell’IZSAM Paola Ripà e il componente del CDA della Fondazione Tercas, Giovanni Colletta.

 

“Con i propri finanziamenti nel settore della Ricerca Scientifica” ha affermato il Presidente Di Sante, “la Fondazione Tercas rafforza nel territorio il suo ruolo di protagonista nell’impulso e nel sostegno alla ricerca, leva fondamentale per perseguire la crescita del livello tecnologico del sistema produttivo locale e il miglioramento della competitività delle imprese in tema di salute, difesa ambientale, conoscenza del territorio, salvaguardia di beni culturali… dal 1994 si cominciano a registrare, da parte della Fondazione Tercas, erogazioni sulla Ricerca e Sviluppo e partecipazioni a progetti di sistema di altissimo livello, che negli anni hanno portato a totalizzare oltre 8 milioni di euro di erogazioni”.

 

Dopo la presentazione del progetto “Nuove frontiere dell’homing cellulare nella diagnostica delle patologie tumorali” da parte della prof.ssa Barbara Barboni della Facoltà di Bioscienze e Tecnologie agro alimentari e ambientali dell’UNITE, è intervenuta Paola Ripà che coordina il Progetto “proDIACO - DIagnostica Animali da COmpagnia” promosso dall’IZSAM.

“L’obiettivo principale di proDIACO è la messa a punto di tecnologie innovative per la diagnosi di malattie infettive virali e i suoi risultati, auspicabilmente, potranno avere una concreta e diretta applicazione in sanità pubblica. In considerazione degli ultimi eventi pandemici, l’Istituto è sempre più convinto che il modo più efficace per prevenire le zoonosi virali sia quello di ricercare e caratterizzare, secondo il concetto di One Health, patogeni emergenti nell’uomo e nel serbatoio animale, domestico e selvatico, considerata la straordinaria ricchezza che la regione Abruzzo riserva in termini di biodiversità, attraverso nuove tecniche molecolari e innovativi sistemi integrati di analisi dei dati”. La dott.ssa Ripà ha concluso affermando che si calcola che almeno il 61% di tutti i patogeni che colpiscono l’uomo abbia un’origine animale e circa il 75% delle malattie emergenti, negli ultimi 10 anni, sia stato trasmesso all’uomo da animali o attraverso alimenti di origine animale.

 

I rischi maggiori per la salute umana sono rappresentati da agenti zoonosici e la prima linea di difesa per la salute umana è la prevenzione. Prevenire significa osservare, sorvegliare, studiare i numerosi patogeni degli animali domestici e selvatici ancora sconosciuti per cercare di comprendere l’eziologia delle zoonosi e il loro impatto sulla salute individuale e sulle popolazioni. Per l’IZSAM sono fondamentali, in tal senso, l’utilizzo di tecniche diagnostiche molecolari e lo sviluppo di un approccio virale metagenomico che hanno permesso una più completa caratterizzazione dei virus presenti nell’uomo, negli animali domestici e nella fauna selvatica. Le nuove tecnologie e metodiche per il sequenziamento genomico offrono la possibilità di identificare “nuovi” agenti patogeni non ancora caratterizzati e non ancora inseriti nei classici algoritmi diagnostici, in quanto hanno la potenzialità di identificare l’acido nucleico (DNA o RNA) di qualsiasi agente microbico presente in un campione biologico, senza la necessità di conoscere a priori la sequenza da andare a ricercare. Una volta scoperti, questi nuovi patogeni possono essere aggiunti alle analisi diagnostiche biomolecolari classiche. La combinazione di metodi innovativi con quelli classici permetterà di affrontare in maniera più veloce ed efficace le emergenze di un mondo globalizzato, con confini sempre più labili e con un costante incremento degli spostamenti umani e animali, cui si aggiunge l’impatto dei cambiamenti climatici.

 

Il progetto di ricerca proDIACO parte da queste premesse, prefiggendosi di mettere a punto nuovi strumenti diagnostici che permetteranno di identificare in maniera veloce patogeni che sono causa di malattie infettive virali umane (enteriche, respiratorie e del sistema nervoso centrale) e quelle degli animali da compagnia. Il progetto prevede inoltre lo stoccaggio dei patogeni isolati e l’archiviazione delle relative sequenze nella banca dati antigeni dell’IZSAM: il patrimonio informativo della banca antigeni sarà a disposizione della comunità scientifica nazionale e internazionale.

 

 

 

22 giugno 2021 (MG)

 
 
 
 
© IZSAM Giugno 2021
 
 
 
 
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