Primo caso di febbre di Oropouche in Italia
È stato recentemente diagnosticato in Veneto il primo caso europeo di febbre Oropouche.
La febbre di Oropouche, una malattia virale trasmessa da insetti vettori, è endemica in alcune regioni dell'America Latina, ma mai prima d'ora era stata diagnosticata in Italia.
Il paziente, un uomo di 45 anni, con una recente storia di viaggi nella regione tropicale caraibica, ha presentato sintomi influenzali tra cui febbre alta, mal di testa intenso, dolori muscolari e articolari. Il caso è stato confermato dal Dipartimento di Malattie Infettive, Tropicali e Microbiologia dell'IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella (Verona) e prontamente segnalato alle autorità sanitarie e all'ASL di competenza della Regione Veneto, nonché ai servizi di informazione e monitoraggio internazionali. La diagnosi effettuata nei laboratori BSL3 è stata confermata tramite test di laboratorio specifici, che hanno individuato la presenza del virus Oropouche nel sangue del paziente. Attualmente, il paziente è sotto stretto monitoraggio medico e le sue condizioni sono stabili.
La febbre di Oropouche è causata da un virus del genere Orthobunyavirus della famiglia Peribunyaviridae.Il virus Oropouche è trasmesso all'uomo da insetti mordaci del genere Culicoides e nello specifico da Culicoides paraensis, presente nell'America meridionale e centrale e nei Caraibi.
La trasmissione del virus oropouche avviene in due cicli: selvaggio e urbano-epidemico.
Nel ciclo selvaggio, il bacino per il virus Oropouche è la fauna selvatica (primati, bradipi, certi artropodi). Nel ciclo urbano-epidemico, gli esseri umani sono il principale serbatoio e il ciclo di infezione è da uomo a uomo attraverso il Culicoides come vettore.
La febbre Oropouche è una delle arbovirosi più diffuse del Sud America, con oltre 500.000 casi diagnosticati dal 1955 a oggi, un numero probabilmente sottostimato a causa delle limitate risorse diagnostiche disponibili nell'area di diffusione.
I primi sintomi si manifestano solitamente dopo 3-8 giorni dalla puntura dell'insetto vettore e sono aspecifici, simili a quelli di Dengue e Chikungunya: febbre alta (>39 °C) accompagnata da mal di testa, dolore retro-orbitale, malessere generale, mialgia, artralgia, nausea, vomito e fotofobia. Raramente possono verificarsi complicazioni quali meningite e meningoencefalite.
La prevenzione della febbre oropanica si basa sull'evitare le punture dell’insetto.
Ad oggi, il vettore identificato, Culicoides paraensis, non è presente in Italia e in Europa.
L'OMS raccomanda che la febbre Oropouche sia inclusa nella diagnosi differenziale clinica per altre comuni infezioni arbovirali febbrili ( chikungunya , dengue , febbre gialla , Zika ) ( 1 ).
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Fonte
Confermato dallIRCCS di Negrar il primo caso importato in Europa di febbre di Oropouche
Febbre Oropouche, diagnosticato in Veneto primo caso europeo. Aumentano le arbovirosi
© IZSAM Luglio 2024
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