Nei giorni scorsi, alcuni focolai di Peste dei piccoli ruminanti (PPR) si sono verificati, per la prima volta, in Grecia e in Romania, rispettivamente nella regione della Tessaglia, unità regionali di Larisa e di Trikala (Grecia) e nella contea di Tulcea (Romania).
In Grecia, gli allevamenti interessati hanno consistenze tra i 200 e i 400 capi (pecore e capre) e il sospetto è stato sollevato in seguito al rilevamento di sintomatologia clinica, quale febbre, diarrea, secrezione oculo-nasale, lesioni della bocca, digrignamento dei denti.
Il primo focolaio è stato confermato l'11 luglio 2024 a seguito della positività alla real-time PCR riscontrata presso il laboratorio di Virologia del Centro di Istituzioni Veterinarie ad Atene. La notifica al WOAH da parte del Ministero dello sviluppo rurale e dell'alimentazione greco è avvenuta il 12 luglio 2024. Successivamente altri focolai sono stati notificati al WOAH.
In Romania, la prima positività è stata riscontrata in un allevamento di pecore destinate all’ingrasso e al commercio intracomunitario o all’esportazione verso Paese terzi, localizzato nella provincia di Tulcea, nel comune di Ceamurlia De Jos. L’allevamento era composto da 51.119 pecore, delle quali 2.028 manifestavano analoghi segni clinici agli animali greci, così come depressione del sensorio, anoressia e tosse e sono morte.
Il focolaio è stato confermato il 19/07/2024 a seguito della positività alla real-time PCR presso il laboratorio dell’Istituto per la diagnosi e salute degli animali (IDAH) in Bucarest e la notifica al WOAH è avvenuta Il 20 luglio 2024. Successivamente altri focolai sono stati notificati al WOAH.
Dai servizi veterinari competenti del Ministero e dalle autorità veterinarie locali greci e rumeni sono state adottate tutte le misure necessarie per affrontare la malattia, ovvero:
Il Ministero della Salute Italiano, raccomanda di innalzare il livello di attenzione nei confronti della malattia in particolare per quanto riguarda le spedizioni provenienti dai Paesi interessati. Oltre a ciò, precisa che "qualsiasi pecora o capra introdotta in Italia da questi Paesi che presenti segni clinici riconducibili alla PPR, deve essere sottoposta a ulteriori indagini, compresi test di laboratorio, presso il Centro di referenza nazionale per le malattie esotiche degli animali (CESME) dell’IZSAM, in qualità di Laboratorio Nazionale di Referenza, al fine di confermare o escludere senza indugio la presenza della malattia".
Purtroppo, il movimento verso ovest della PPR in Europa è stato a lungo temuto. La domanda è se questo sarà un evento isolato o un presagio di una ulteriore diffusione futura.
La peste dei piccoli ruminanti è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce principalmente pecore e capre; anche i ruminanti selvatici sono suscettibili alla malattia. Il virus responsabile della malattia è un virus appartenente alla famiglia Paramixoviridae, genere Morbillivirus.
Sintomi Clinici: Nella forma acuta la malattia è caratterizzata da febbre elevata, abbattimento, anoressia, secrezioni nasali e oculari, anche mucopurulente, tosse, broncopolmonite e insufficienza respiratoria. A carico dell’apparato digerente si riscontra la congestione gengivale con stomatite erosivo-necrotica e diarrea profusa. La morte generalmente sopraggiunge dopo 5-10 giorni dall’insorgenza dei segni clinici. L’aborto può manifestarsi, anche se non frequentemente.
Infezioni secondarie: L'indebolimento del sistema immunitario aumenta il rischio di infezioni batteriche secondarie.
Trasmissione: La malattia si diffonde tramite il contatto diretto tra animali infetti e sani. Il virus può essere trasmesso anche attraverso l'aria e le secrezioni corporee, inclusi muco e saliva. Può persistere in ambienti contaminati e materiale infetto come fieno e attrezzature. L’agente eziologico è labile agli agenti esterni e pertanto un focolaio di PPR è sempre la conseguenza di un movimento di animali con malattia in atto.
Impatto Economico: La PPR può causare gravi perdite economiche per gli allevatori a causa della mortalità elevata e della riduzione della produzione di latte e carne.
Prevenzione e Controllo: Vaccinazione: data l’omologia del virus della PPR e quello della peste bovina il vaccino in uso corrente è quello utilizzato per il controllo di quest’ultima malattia.
Sorveglianza: Monitorare e segnalare i casi sospetti aiuta a prevenire focolai.
Misure di biosicurezza: Isolare gli animali infetti e disinfettare gli ambienti riduce il rischio di trasmissione.
La PPR è stata registrata in oltre 70 Paesi, in Africa, Asia e Medio Oriente ed è inserita nella lista delle malattie notificabili dal World Organisation for Animal Health (WOAH). La malattia riveste particolare importanza dal punto di vista economico per i danni al patrimonio zootecnico. Le organizzazioni internazionali, come la FAO e WOAH, lavorano per il controllo e l'eradicazione della malattia attraverso campagne di vaccinazione e altre misure preventive.
Referenze
Nota integrale del Ministero della Salute