Un video per comprendere le minacce infettive più pericolose

 

 

In un mondo ancora segnato dagli impatti della pandemia da Covid-19, diventa sempre più evidente quanto le malattie infettive rappresentino una minaccia che unisce tra loro esseri umani e animali.

 

Ed è proprio in questo contesto che si inserisce il progetto Horizon Europe WiLiMan-ID - finanziato dall'Unione Europea (UE) - che vede l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise “G. Caporale” (IZS-TE) in prima linea nella ricerca e prevenzione di alcune tra le più temibili patologie infettive che la stessa UE considera di alta priorità: l'Influenza Aviaria, la Peste Suina Africana, la Febbre del Nilo Occidentale, la Peste Equina Africana e la Chronic Wasting Disease (CWD).

 

Nell'ambito di questa iniziativa, è stato realizzato un video educativo, pensato per illustrare al pubblico la gravità di tali malattie e l'importanza delle strategie di prevenzione e controllo. Uno strumento multimediale che si ritiene essenziale per diffondere la consapevolezza su come la scienza stia affrontando tali minacce invisibili, mettendo in luce l'impegno dei ricercatori nel proteggere la salute a livello globale.

 

Il video, dal titolo " Battling Europe’s Most Dangerous Infectious Diseases " - disponibile su Youtube e sul sito web del progetto WiLiMan-ID  - rappresenta una risorsa per tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza sulle cinque malattie infettive citate e sulle iniziative messe in campo per contrastarle. Attraverso immagini chiare e informazioni accessibili, il video evidenzia l'importanza della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica nel prevenire le epidemie.

 

Nel complesso, il progetto WiLiMan-ID, a cui prendono parte parte 14 Istituzioni scientifiche, è impegnato nello sviluppo di un sistema di allerta precoce attraverso lo studio dettagliato dei microrganismi e della loro diffusione, accompagnato dall'analisi genetica e dalla creazione di modelli informatizzati. L'obiettivo è prevenire focolai di malattie e proteggere sia la salute del bestiame che quella umana, mitigando così anche le gravi perdite economiche che tali malattie possono causare ai sistemi agricoli.

 

Con la partecipazione a questo progetto, l'IZS-TE conferma il suo impegno nella ricerca scientifica avanzata e nella protezione della salute a livello globale, rafforzando la propria posizione come Istituto di riferimento per la nuova visione “One Health”.

 

 

16 aprile 2024 (CDI)

 
 
 
 
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