IL BENESSERE DEI POLLI DI ALLEVAMENTO INFLUENZA POSITIVAMENTE IL LORO MICROBIOTA INTESTINALE

 
 
 
 
 

Migliori condizioni di trattamento degli animali si traducono in una flora batterica intestinale più diversificata, capace di creare un ambiente meno favorevole allo sviluppo di microrganismi pericolosi per la salute umana

 
 
 

Il Campylobacter, responsabile della maggior parte dei casi di tossinfezione alimentare in Europa, vede nella carne di pollo la principale sorgente di infezione. Per questo motivo in tutto il mondo si stanno moltiplicando gli sforzi per individuare nuove strategie di prevenzione e controllo a livello degli allevamenti, con l’obiettivo di ridurre il rischio per la salute pubblica rappresentato da questo batterio.

 

È la direzione di un recente studio del  Laboratorio Nazionale di Riferimento per Campylobacter dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise (IZSAM). I ricercatori hanno concentrato la loro attenzione sul microbiota intestinale dei polli da carne, dimostrando che animali con un alto livello di benessere hanno una flora batterica più ricca, capace di creare un ambiente meno suscettibile all’infezione da Campylobacter.

 

Il microbiota – dice Lisa Di Marcantonio, Laboratorio Nazionale di Riferimento per Campylobacter, prima autrice del lavoro che è stato pubblicato sulla rivista Research in Veterinary Science –  può essere definito come l’insieme dei microrganismi commensali che popolano un ambiente che svolge funzioni necessarie all’ospite. Capire le sue funzioni, e le interazioni tra i vari microrganismi, si sta rivelando sempre più di vitale importanza”.

 

I ricercatori dell’IZSAM hanno preso in esame polli provenienti da dieci diversi allevamenti situati in quattro regioni italiane. La loro flora batterica intestinale è stata quindi studiata con tecniche di analisi genomica per individuare i vari tipi di microrganismi presenti, determinandone quindi anche la diversità e rilevando la presenza o meno di Campylobacter. Allo stesso tempo è stato valutato il livello di benessere animale attraverso il protocollo europeo Welfare Quality, che tiene conto di alimentazione, alloggio, salute e comportamento.

 

“I risultati che abbiamo ottenuto – continua Di Marcantonio - suggeriscono che il pollame non colonizzato da Campylobacter mostrava una maggiore diversità del microbiota, un dato correlato con una maggiore resistenza alla colonizzazione di agenti patogeni. Viceversa una bassa diversità del microbiota si associava con una maggiore presenza di Campylobacter”.

 

La chiave delle differenze osservate nel microbiota sembra risiedere nel benessere degli animali. “Studi recenti – spiega la ricercatrice - hanno evidenziato relazioni dirette tra lo stress che i polli subiscono in allevamento e le contaminazioni da agenti patogeni di origine alimentare. Ciò che abbiamo evidenziato è che animali con un alto livello di benessere (determinato da fattori ambientali come la lettiera, l'accesso al mangime e il clima) avevano, grazie alla diversità del loro microbiota, un ambiente intestinale meno favorevole alla proliferazione di Campylobacter. Ciò potrebbe essere spiegato dalla composizione specifica del microbiota, con alti livelli di alcune specie microbiche che influenzerebbero negativamente la presenza del Campylobacter attraverso un meccanismo di competizione, produzione di batteriocine o mediante la stimolazione diretta del sistema immunitario dell'ospite”.

 

“Dobbiamo tenere ben presente – dice Giuliano Garofolo, Responsabile del Laboratorio Nazionale di Riferimento per Campylobacter – che una riduzione significativa della presenza di Campylobacter nella produzione primaria avrebbe un forte impatto nella diminuzione del rischio per la salute pubblica. È un obiettivo che, come mostrato da questa ricerca, potrebbe essere raggiungo con il contributo determinante di una corretta gestione degli ambienti e delle condizioni di allevamento”.

 
 
 

 
Lisa Di Marcantonio
Lisa Di Marcantonio

INVESTIGATING THE CECAL MICROBIOTA IN BROILER POULTRY FARMS AND ITS POTENTIAL RELATIONSHIPS WITH ANIMAL WELFARE

Di Marcantonio L., Marotta F., Podaliri Vulpiani M., Quixi Sonntag, Iannetti L., Janowicz A., Di Serafino G., Di Giannatale E., Garofolo G. Investigating the cecal microbiota in broiler poultry farms and its potential relationships with animal welfare. Research in Veterinary Science 2022, 144, 115-125, ISSN 0034-5288.

DOI: https://doi.org/10.1016/j.rvsc.2022.01.020

 

 
 
 
© IZSAM Luglio 2022
 
 
 
 
 
 

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