Storia

 
 
 
 
 

MARZO 2017

 

I rappresentanti delle Istituzioni veterinarie di dieci Paesi africani (Algeria, Angola, Botswana, Marocco, Namibia, Tanzania, Tunisia, Sud Africa, Zambia e Zimbabwe), partner storici dell’IZSAM, si incontrano a Teramo per condividere i risultati delle collaborazioni scientifiche con l’Istituto e per definire future aree di ricerca di interesse comune. Con il supporto della Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del Ministero della Salute, l’IZSAM e i partner africani danno vita a un network internazionale, ERFAN (Enhancing Research for Africa Network) che ha come obiettivo primario quello di stimolare la ricerca scientifica nei campi della sanità e benessere animale, della sicurezza alimentare e della produzione alimentare sostenibile.

 

 
 
 
 
 

 

OTTOBRE 2017

 

L’IZSAM e i partner africani della Regione SADC (Southern African Development Community) quali  Angola, Botswana, Mozambico, Namibia, Sud Africa, Tanzania, Zambia e Zimbabwe, organizza a Pretoria il 1° Meeting. Un'occasione per delineare un piano d’azione della durata di quattro anni che renda operativo il Network scientifico ERFAN. Insieme alle Rappresentanze Regionali delle principali Organizzazioni Internazionali quali SADC, Unione Europea, OIE (Organizzazione Mondiale della Sanità Animale), FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura), AU-IBAR (Ufficio Africano delle risorse animali), IAEA (Agenzia internazionale per l'energia atomica) e con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, i partner delineano la struttura organizzativa e operativa di ERFAN.

 

 
 
 
 
 

 

MAGGIO 2018

 

L’IZSAM, insieme ai partner africani della Regione AMU (Arab Maghreb Union), organizza a Tunisi il 2° Meeting ERFAN. Le istituzioni veterinarie di Algeria, Libia, Marocco, Mauritania e Tunisia si incontrano per rafforzare le collaborazioni scientifiche. Con il supporto del Ministero della Salute, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e degli Uffici Regionali delle principali Organizzazioni Internazionali (UE, OIE e FAO) i partner condividono la struttura di ERFAN, cosi come delineata nel corso del 1° Meeting, individuando al tempo stesso i Gruppi di lavoro su tematiche scientifiche rilevanti per il contesto regionale.

 

 
 
 
 
 

 

GIUGNO 2018

 

Quattro Istituti Zooprofilattici Sperimentali italiani - IZS del Mezzogiorno; IZS del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta; IZS della Puglia e della Basilicata;  IZS della Sicilia - chiedono l’adesione a ERFAN aprendo così a nuove aree di ricerca.

 

 

 

NOVEMBRE 2018

 

All’Università di Pretoria, Sud Africa, si tiene il 2° Meeting internazionale nella Regione SADC (Southern African Development Community) organizzato dall’IZS dell’Abruzzo e del Molise, sotto l’egida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE), in partenariato con altri 4 Istituti Zooprofilattici Sperimentali italiani: IZS del Mezzogiorno; IZS del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta; IZS della Sicilia e IZS della Puglia e della Basilicata. Il meeting riunisce rappresentanti di Istituzioni scientifiche di 8 Paesi africani che discutono di ricerca e sviluppo nel campo della scienza veterinaria. Alle tre giornate del Meeting di Pretoria del 14, 15 e 16 novembre, prende parte anche il dott. Silvio Borrello, Direttore Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del Ministero della Salute, che evidenzia l’importanza del Network come prezioso mezzo di collaborazione internazionale, sia da un punto di vista politico che tecnico-scientifico. Il dott. Romano Marabelli, Consigliere del Direttore Generale dell’OIE, ufficializza l’approvazione di ERFAN come progetto OIE, dichiarando che per i prossimi 4 anni riceverà il supporto economico da parte dell’Organizzazione Internazionale con l’obiettivo di facilitare la rete e le attività di networking legate ai meeting internazionali.

 
 
 
 
 

 

SETTEMBRE 2019

 

L’IZS dell’Abruzzo e del Molise, in qualità di Segretariato del network ERFAN, dal 9 all’11 settembre organizza a Windhoek, in Namibia, il 1° Meeting dei gruppi di lavoro della Regione SADC, Southern African Development Community. ERFAN è un network scientifico costituito a Teramo nel 2017 sulla base dell’esperienza ultratrentennale sviluppata dall’IZSAM con progetti di ricerca e cooperazione in oltre 20 Paesi africani. Ad oggi fanno parte di ERFAN 29 Istituzioni veterinarie, 24 africane e 5 italiane. L’OIE crede nel network scientifico tanto che a maggio 2019 lo ha finanziato per quattro anni con circa 1,5 milioni di euro.

 

I 64 partecipanti provenienti da 13 Istituzioni africane e 5 Istituti Zooprofilattici Sperimentali italiani (Abruzzo e Molise; Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta; Puglia e Basilicata; Campania e Calabria; Sicilia) si riuniscono in 6 gruppi di lavoro per pianificare azioni tese a migliorare la ricerca, le performance diagnostiche e la formazione scientifica in materia di Igiene degli alimenti, Benessere animale e malattie - anche trasmissibili all’uomo - quali Tubercolosi bovina, Brucellosi, Pleuropolmonite contagiosa bovina, Encefalopatie spongiformi trasmissibili e Rift Valley Fever. A fine meeting vengono presentati i piani di azione dei gruppi di lavoro per il biennio 2019-2021 in accordo con i tre pilastri di ERFAN: il miglioramento delle performance diagnostiche attraverso le attività di networking, la formazione legata al trasferimento di innovazioni tecnico-scientifiche e la presentazione di proposte progettuali a valenza regionale.

 
 
 
 
 

 

NOVEMBRE 2019

 

L’IZS dell’Abruzzo e del Molise, in qualità di Segretariato del network ERFAN, dal 5 al 7 novembre organizza a Tunisi il 2° meeting regionale “Enhancing scientific cooperation between Africa and Italy through the networking activities” dedicato ai Paesi del Nord Africa. La rete scientifica ERFAN -Enhancing Research For Africa Network, costituita a Teramo nel 2017, è formata da 29 Istituzioni veterinarie (24 africane, 5 italiane) e da maggio di quest’anno è finanziata dall’OIE. L’incontro di Tunisi segue di due mesi il meeting in Namibia dei gruppi di lavoro della Regione SADC, con il medesimo obiettivo: rafforzare la cooperazione scientifica in ambito veterinario tra Italia e Africa attraverso la condivisione delle capacità tecniche.  

Al meeting di Tunisi prendono parte 45 delegati provenienti da Istituzioni veterinarie di Italia, Algeria, Libia, Marocco, Mauritania, Senegal e Tunisia: rappresentanti del Laboratoire Vétérinaire Central e dell’Institut Agronomique et Vétérinaire Hassan di Rabat (Marocco), del Centre National d’Élevage et Recherche Vétérinaire di Nouakchott (Mauritania), dell’Institut de la Recherche Vétérinaire di Tunisi (Tunisia), del Laboratoire National d’Élevage et de Recherches Vétérinaires di Dakar (Senegal) e del National Centre for Animal Health di Tripoli (Libia); nonché delle Facoltà veterinarie dell’Université Saâd Dahlab de Blida (Algeria), dell’University of Tripoli e dell’Ecole Nationale de Médecine Vétérinaire di Sidi Thabet (Tunisia). Per l’Italia partecipano esperti e ricercatori di cinque Istituti Zooprofilattici Sperimentali: IZS dell’Abruzzo e del Molise; IZS del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta; IZS del Mezzogiorno; IZS della Puglia e della Basilicata; IZS della Sicilia.

 

 
 
 
 
 
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Vaccini innovativi per la Pleuropolmonite Contagiosa Bovina

Esperti del Laboratorio di Referenza WOAH per la PPCB dell’Istituto hanno relazionato al workshop di Francoforte, presentando attività e studi su questa importante patologia svolti soprattutto nel contesto africano in Paesi come Namibia, Zambia e Kenya.

 

Allo studio un vaccino contro le malattie trasmesse da vettori

Ricercatori dell’IZS a Parigi per l’avvio del progetto europeo Yellow4FLAVI che ha l’obiettivo di impiegare il vaccino YF17D per comprendere le basi molecolari della protezione immunitaria contro i flavivirus a lungo termine.

 

CARE4DAIRY

Il 26 marzo, nella sede romana di Confagricoltura, si svolgerà l’evento di divulgazione delle linee guida europee per il benessere animale nella filiera lattiero-casearia, prodotte nell’ambito del progetto finanziato dalla Commissione Europea che ha visto capofila l’IZS di Teramo.

 

 
 
 
 

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