Attività
L’igiene urbana veterinaria (IUV) è una branca della sanità pubblica. La definizione descrive l’igiene urbana veterinaria come l’insieme delle attività riguardanti la relazione uomo-animale-ambiente nelle aree urbane. I problemi relativi alla IUV peggiorano nel caso di disastri ambientali, sia naturali (terremoti, valanghe, inondazioni, eruzioni vulcaniche e altri) sia indotti dall'uomo (inquinamento chimico, radioattivo, ecc.).
Le principali attività del Centro:
- sviluppare attività di ricerca e sperimentazione a livello nazionale ed internazionale per il miglioramento dei sistemi di sorveglianza epidemiologica delle zoonosi in ambito urbano, anche tramite l’applicazione dei modelli di analisi del rischio e di tecniche innovative di analisi spaziale dei dati (GIS);
- offrire assistenza tecnico-scientifica al Ministero della Salute per l’elaborazione e l’attuazione di piani di controllo, sorveglianza e monitoraggio delle problematiche collegate alla convivenza con gli animali e la stesura di manuali e/o procedure operative;
- offrire assistenza tecnico-scientifica al Ministero della Salute per la preparazione della gestione delle emergenze non epidemiche;
- fornire un servizio di consulenza specialistica per la prevenzione e il controllo delle zoonosi, lo studio delle dinamiche di popolazione e dell’ecologia degli animali sinantropici, selvatici e infestanti, la definizione di programmi di controllo del randagismo canino e felino, la promozione del ruolo sociale degli animali da compagnia, la gestione degli animali indesiderati e di interesse di sanità pubblica veterinaria;
- fornire consulenza e servizi alle Organizzazioni Internazionali (OIE, FAO, OMS), a Istituzioni della Commissione Europea, ai Servizi Veterinari delle Regioni e delle Aziende Sanitarie Locali, agli altri Istituti Zooprofilattici Sperimentali, alle Istituzioni nazionali e locali anche non sanitarie;
- realizzare eventi formativi e di aggiornamento professionale.
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Notizie sull'argomento
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Il lavoro del Partenariato INF-ACT ha portato successi su molti fronti, frutto del lavoro di oltre 700 ricercatori distribuiti in 25 Enti e oltre 40 Istituzioni partner. La ricerca degli IZS si è concentrata su patogeni emergenti e spillover, malattie trasmesse da vettori e antimicrobico-resistenza.
Una delegazione dell’Istituto guidata dal DG Nicola D’Alterio ha visitato la Mauritania per promuovere collaborazioni scientifiche con le Autorità sanitarie del Paese africano, che è collocato in una posizione strategica nella fascia del Sahel.
Pleuropolmonite contagiosa bovina e attività correlate alla Next Generation Sequencing e alla Bioinformatica: questi i temi affrontati a Vienna dagli esperti dell’Istituto alla riunione di coordinamento della Rete di Laboratori diagnostici veterinari africani e asiatici.
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