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Turista trova 2 rare ooteche di Argonauta

 

La signora Clara Castelli, turista emiliana, ogni anno passa alla Torre del Cerrano dalla biologa Carla Giansante dell'IZSAM per identificare le conchiglie che raccoglie sulla spiaggia e che riporterà, con la corretta denominazione, alle sue nipotine.

Quest'anno sulla battigia della spiaggia di Silvi Marina (TE) ha raccolto due ooteche del Mollusco Cefalopode Argonauta argo, una vera rarità.

 

La femmina di questa specie, dopo la fecondazione delle uova, secerne un liquido vischioso che, a contatto con l'acqua, solidifica. Con i suoi piccoli tentacoli, comincia a plasmare questo liquido che si va indurendo in pochi minuti, creando un involucro bianco latte, con numerose crespature (visibili nelle foto), dove deposita le uova fecondate.

Questa ooteca, o conchiglia nidamentale, non è una vera e propria conchiglia ma una struttura creata per la protezione e il trasporto delle uova. Nell'antichità si credeva che l'Argonauta usasse la pseudoconchiglia a mo' di barchetta per navigare sulla superficie dell'acqua del mare.

 
 
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