Missione istituzionale in Mauritania

Dal 2 al 6 settembre una delegazione dell’Istituto composta dal DG Nicola D’Alterio e dal responsabile delle attività di cooperazione internazionale dell’Ente, Alessandro Ripani, ha visitato la Mauritania per promuovere nuove collaborazioni scientifiche con le Autorità sanitarie del Paese africano.

Collocata nella fascia del Sahel dell’Africa, la Mauritania rappresenta un Paese strategico per lo studio delle malattie animali e dell’uomo non presenti in Italia e in Europa che possono rivelarsi una minaccia futura per il nostro Paese.

La visita istituzionale è stata effettuata anche in ragione degli incarichi dell’Istituto che ricopre il ruolo di Centro di Referenza Nazionale per lo studio e l’accertamento delle malattie esotiche degli animali (le malattie non presenti sul territorio nazionale) e Laboratorio di Riferimento Europeo (EURL) per la Rift Valley Fever: la febbre della Valle del Rift è una malattia emorragica, presente in Mauritania e in altri Paesi africani, che si sta affacciando sul Mediterraneo.

Nel corso della visita si è concordato che l’IZS di Teramo metterà a disposizione due suoi esperti presso l’ufficio FAO della Mauritania per promuovere attività di studio, ricerca e assistenza tecnica in ambito One Health con le Autorità sanitarie locali: in particolare con i servizi veterinari, il Laboratorio nazionale veterinario e il Ministero della Salute della Mauritania.

Il Direttore Generale dell’Istituto Nicola D’Alterio ha incontrato il Ministro dell’Agricoltura della Mauritania, il Direttore Generale della salute pubblica e i Direttori dei laboratori per concordare le attività da svolgere in piena sinergia. Inoltre ha avuto occasione di confrontarsi con i rappresentanti locali di Organizzazioni internazionali quali FAO e OMS e di fare la conoscenza dell’Ambasciatrice italiana in Mauritania, Paola Bottà.

Negli ultimi anni l’Istituto ha innalzato il livello di cooperazione internazionale attivando un dialogo tale da creare le condizioni per programmi di cooperazione di lungo respiro e di piena fiducia reciproca con le Autorità sanitarie di molti Paesi. La missione in Mauritania segue, di fatto, quella dello scorso febbraio in Marocco con cui sono state avviate iniziative progettuali importanti.