Aujeszky: casi sospetti in cani da caccia

 

Nel mese di novembre, 8 cani da caccia sono morti dopo aver manifestato sintomatologia nervosa a Castiglione, in provincia di Grosseto. I sintomi riportati dai proprietari sono riconducibili al quadro tipico della malattia di Aujeszky, caratterizzato da anoressia, stanchezza, indifferenza agli stimoli esterni, difficoltà respiratorie, salivazione eccessiva, vomito, fortissimo prurito su muso e orecchie. I cani avrebbero contratto la malattia dopo aver ingerito carne cruda di cinghiali infetti durante una battuta di caccia.

In conseguenza del sospetto, la Asl 9 di Grosseto ha invitato i cittadini di Castiglione e delle zone limitrofe ad astenersi dal somministrare ai propri cani carne cruda di cinghiale.

I suini e i cinghiali sono gli unici ospiti naturali del virus, ma l'infezione può presentarsi anche in ruminanti e carnivori. L'uomo non è sensibile alla malattia.

In Italia il Piano nazionale di controllo della malattia di Aujeszky nella specie suina è stato istituito con Documento in formato Adobe AcrobatD.M. del 1° aprile 1997 (433 KB), modificato dai Decreti Ministeriali del Documento in formato Adobe Acrobat30 dicembre 2010 (420 KB) e del Documento in formato Adobe Acrobat4 agosto 2011 (249 KB). Il Piano è basato sulla profilassi igienico-sanitaria, sulla vaccinazione pianificata di tutti i suini allevati e sul monitoraggio sierologico.