I primi focolai di Rift Valley Fever in Nigeria

 
Figura 1.  Focolai di RVF in Nigeria anno 2017 (fonte: OIE_WAIS)
Figura 1. Focolai di RVF in Nigeria anno 2017 (fonte: OIE_WAIS)

Le autorità Nigeriane in data 24 luglio 2017 hanno notificato per la prima volta all’OIE quattro focolai (casi) di Rift Valley Fever (RVF). I casi sono stati rilevati tramite esami sierologici e confermati l’11 luglio 2017.

Il primo focolaio è stato rilevato in un mercato di animali al confine con il Niger, nella regione di Sokoto, provincia di Illela e 63 animali di varie specie (bovini, ovini, caprini e dromedari) erano sierologicamente positivi.

Il secondo focolaio è stato confermato in un villaggio al confine con il Camerun, nella regione di Adamawa in provincia di Mubi ed ha interessato 11 bovini.

 

Il terzo focolaio, in un villaggio al confine con il Chad, nella regione di Borno in provincia di Gomboron Ngala, ha interessato 64 bovini.

 

Il quarto focolaio ha riguardato 305 bovini di un villaggio della regione di Kano, in provincia di Minjibir.

 

La presenza dell’infezione è stata rilevata grazie all’attività di sorveglianza sierologica eseguita nelle aree di confine della Nigeria sui bovini, ovini, caprini e dromedari. Tutti i campioni sono stati analizzati con il metodo dell’ELISA competitiva presso il laboratorio dell’Istituto Nazionale di Ricerca Veterinaria della Nigeria.

 

Non sono stati osservati sintomi clinici negli animali e nell’uomo e, al momento, non sono state adottate particolari misure di controllo.

 

La RVF è una zoonosi che colpisce i ruminanti, trasmessa da vettori e attraverso il contatto diretto con animali malati. L’uomo si infetta prevalentemente tramite il contatto con animali infetti e pertanto il personale dei laboratori, mattatoi, allevatori, macellai rappresentano le principali categorie a rischio di contagio.

 

È bene ricordare che recentemente alcuni focolai clinici di RVF negli animali e casi umani sono stati notificati in territori confinanti del Niger (settembre 2016- marzo 2017) e in Mali (ottobre 2016-luglio2017). In Niger gli animali morti ufficialmente dichiarati sono stati 39 bovini e 117 ovini/caprini su un totale di 1076 capi presenti. In Mali, invece, si sono verificati aborti in greggi di ovi-caprini e a seguito di ulteriori controlli 9/228 ovi-caprini sono risultati sierologicamente positivi per anticorpi IgM, a testimonianza di una infezione recente. Ulteriori indagini sono in corso in questi Paesi per determinare l’estensione dell’infezione.

 

 
Figura 2. Focolai di RVF (animali e uomo) nei paesi del Mali e del Niger, anni 2016-2017 (fonte: empres-i.fao.org)

Figura 2. Focolai di RVF (animali e uomo) nei paesi del Mali e del Niger, anni 2016-2017 (fonte: empres-i.fao.org)

 
 
 

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