L’EFSA ha pubblicato una relazione scientifica sulla diffusione della peste suina africana (PSA) nei paesi baltici e in Polonia, basata sui dati dei casi riportati tra il 2014 e il 2016. La relazione è stata prodotta da EFSA in collaborazione con i Paesi affetti da PSA ed è stato utilizzato un modello armonizzato per la raccolta dei dati.
In base agli ultimi dati epidemiologici la PSA si sta diffondendo lentamente: i primi casi sono stati segnalati in Lituania e in Polonia orientale agli inizi del 2014 e successivamente in Lettonia ed Estonia. Il numero di animali infetti rinvenuti tra i cinghiali cacciati è molto basso (fino al 3%), pertanto i focolai nei paesi baltici e in Polonia possono essere definiti come un "epidemia di piccole dimensioni."
La relazione dell’EFSA pone in evidenza i fattori che possono essere associati alla presenza del virus nei cinghiali, tra cui il numero di insediamenti, le dimensioni della popolazione umana e dei suini domestici e selvatici e la densità della popolazione di cinghiali.
La PSA è una malattia virale dei suini e cinghiali ad esito solitamente infausto e non colpisce l'uomo. Ad oggi non sono disponibili vaccini e la malattia ha un grave impatto socio-economico nei Paesi colpiti.
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