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e-ISSN 1828-1427

 

Rivista trimestrale di Sanità Pubblica Veterinaria edita dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’

A quarterly journal devoted to veterinary public health, veterinary science and medicine published by the Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’ in Teramo, Italy


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2019 - Volume 55 (4), October-December
   
 
Short communication
Andrea Ariano, Alessandro Costagliola, Massimiliano D'Ambola, Laura Cortese, Luigi Pietrobattista, Gabriella Di Francesco, Stefania Salucci, Valentina Iovane, Orlando Paciello, Lorella Severino
 

Spartium junceum L. poisoning in small ruminants

369-373
doi: 10.12834/VetIt.1696.8973.2

 
Summary
An outbreak of neurological disorders in a flock of 20 sheep coming from a rural farm in Civitella Roveto, Italy, occurred in winter 2015. All the animals showed tonic-clonic convulsions followed by muscle paralysis associated with dilated pupils, tremor, tachycardia, tachypnea and diarrhea. The presence of bundles of dry broom of Spartium junceum L. in the feed, eaten by the animals supported the hypothesis of plant intoxication. Two animals died after worsening of clinical signs. The anatomopathological findings and the laboratory results ruled out viral or bacterial infections or accidental exposure to other toxics. Phytochemical study showed the presence of large amount of cytisine, a nicotinic acetylcholine receptor agonist, in all parts of the plant eaten by the animals. Clinical and pathological findings, the complete remission of clinical signs after the exclusion of dry broom from the diet, together with the results of phytochemical analyses results corroborated the hypothesis of S. junceum L. intoxication.

Keywords
Cytisine, Sheep, Spartium junceum L., Toxic plant.


Full text

     

 
Avvelenamento da Spartium junceum L. in piccoli ruminanti
 
Riassunto
Nell’inverno del 2015 è stato segnalato un sospetto di malattia infettiva con prevalente interessamento del sistema nervoso centrale in un allevamento ovi-caprino sito nel comune di Civitella Roveto (AQ). Tutti gli animali hanno mostrato convulsioni tonico-cloniche seguite da paralisi muscolare associata a pupille dilatate, tremore, tachicardia e tachipnea e in alcuni casi anche diarrea. La presenza di fascine secche di ginestra odorosa Spartium junceum L. con alte concentrazioni di citisina e metilcitisina e l’ingestione di tali piante da parte degli animali facevano ipotizzare un avvelenamento da tale pianta. L'esame anatomo-patologico, sierologico, batteriologico e virologico hanno escluso qualsiasi causa di malattia infettiva. L'esposizione degli animali a sostanze tossiche utilizzate in agricoltura o altre piante tossiche è stata esclusa dall'esame clinico, dai reperti anatomopatologici e dall'anamnesi ambientale. Dopo la rimozione delle fascine e il cambiamento della dieta è stata osservata una remissione completa dei segni clinici in tutto il gregge. Lo studio fitochimico ha mostrato che tra gli alcaloidi isolati era presente, in quantità maggiori in tutte le parti della pianta consumata dagli animali, la citosina, agonista del recettore dell'acetilcolina nicotinica. I risultati clinici e patologici associati alla remissione completa dei segni clinici dopo l'esclusione della fascina secca dalla dieta, nonché i risultati dell'analisi fitochimica hanno portato a fare una diagnosi finale di intossicazione da S. junceum L.

Parole chiave
Citisina, Ginestra odorosa, Pecore, Piante tossiche.


 
 
    © Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise 2019