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e-ISSN 1828-1427

 

Rivista trimestrale di Sanità Pubblica Veterinaria edita dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’

A quarterly journal devoted to veterinary public health, veterinary science and medicine published by the Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’ in Teramo, Italy


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2019 - Volume 55 (3), July-September
   
 

Short communication
Cristina Pesca, Marco Gobbi, Claudio Palombi, Claudio Forte, Silvia Pavone, Marica Stazi, Michela Pela, Deborah Cruciani, Nicoletta D'Avino

 

Bovine malignant catarrhal fever: case reporting in Central Italy

279-283
doi: 10.12834/VetIt.1708.9037.4

 
Summary
A case of malignant catarrhal fever (MCF) occurred in a 4‑month‑old calf housed in a semi‑intensive herd in central Italy is described. The herd was in strict cohabitation with a group of domestic sheep. The calf displayed clinical signs that resembled the acute form of MCF and, after a few days of antibiotic and anti inflammatory therapy, died in September 2016. The diagnosis was confirmed in vivo in blood by detection of ovine herpesvirus type 2 DNA through real‑time PCR. At necropsy, the gross post‑mortem findings were typical of MCF and the histological and molecular assays confirmed the presence of the virus. The sheep flock was suspected to be the source of the infection. In Italy, as well as in Europe, there is little data regarding the epidemiology and the recurrence of the disease in herds of cattle, due to the lack of an active surveillance plan and to a major consideration of MCF between differential diagnosis.

Keywords
Ovine herpesvirus 2, Cattle, Sheep, Italy.


Full text

     

 
Febbre catarrale maligna in un bovino dell’Italia centrale
 
Riassunto
Viene descritto un caso di febbre catarrale maligna (FCM) in un vitello di razza Chianina di 4 mesi presso un allevamento semi‑intensivo in Italia centrale. Nella stessa stalla era stabulato un gregge ovino. Al momento dell’insorgenza della sintomatologia all’esame clinico il vitello mostrava depressione del sensorio, diarrea, dimagrimento, febbre, scolo nasale, epifora, pallore delle mucose apparenti, rafforzamento del murmure vescicolare della porzione apicale dei polmoni. Nel settembre 2016, dopo 10 giorni dall’insorgenza della malattia, l’animale veniva a morte. La diagnosi è stata effettuata in vivo nel sangue rilevando il DNA di ovine herpesvirus di tipo 2 attraverso un saggio di real‑time PCR. Alla necroscopia, i reperti post mortem erano tipici di FCM e i test istologici e molecolari hanno confermato, infatti, la presenza del virus. Si presume che la fonte dell'infezione sia da rintracciare nel gregge di pecore con cui i bovini condividevano la stalla. In Italia, così come in Europa, sono disponibili pochi dati sull'epidemiologia e sulla ri-emergenza della malattia negli allevamenti bovini. L’intento della seguente indagine è quello di arricchire la bibliografia già presente di segnalazioni riferibili a questa patologia e di sensibilizzare i colleghi veterinari ad includere la FCM in diagnosi differenziale con altre patologie.

Parole chiave
Ovine herpesvirus 2, Bovini, Pecora, Italia, Febbre catarrale maligna.


 
 
    © Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise 2019