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e-ISSN 1828-1427

 

Rivista trimestrale di Sanità Pubblica Veterinaria edita dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’

A quarterly journal devoted to veterinary public health, veterinary science and medicine published by the Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’ in Teramo, Italy


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2017 - Volume 53 (4), October-December
   
 
Maria Chiara Marchesi, Cecilia C. Timpano, Sara Busechian, Camillo Pieramati & Fabrizio Rueca  
The role of diet in managing inflamatory bowel disease affected dogs: a retrospective cohort study on 76 cases 297-302
doi: 10.12834/VetIt.566.2700.1

 
Summary
The term inflammatory bowel diseases (IBD) refers to a group of idiopathic, chronic intestinal diseases characterized by a diffuse infiltration of inflammatory cells into the lamina propria of the intestine. The pathogenesis of IBD is unknown. The most common signs described are diarrhoea, vomit, and progressive weight loss. In order to make a definitive diagnosis, though, the presence of inflammatory cells infiltration must be evident on histopathologic analysis. The therapeutic approach has 2 main goals: decrease the inflammatory response and remove possible antigenic sources, such as food components or intestinal microflora. Therefore, the most common therapy is the association of Prednisone with a single protein diet, especially when the inflammatory cells infiltration is severe. Another way to reduce the antigenic stimulation is to control the intestinal microflora, so antibiotics and pre/probiotics may be used. This retrospective study tested and compared the therapeutic value of Prednisone and specific diets, used as a single therapy or combined together. The results show a significative clinical improvement in dogs fed with hydrolized protein diets rather than novel protein diets. Finally, fish is the more reliable source of protein to use during therapy, because of its low ability to trigger an antigenic reaction.

Keywords
Inflammatory bowel disease, Hydrolyzed protein, Novel protein source.


Full text

     

 
Il ruolo della dieta nella gestione di cani affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali: studio retrospettivo su 76 casi
 
Riassunto
Il termine IBD indica un gruppo di patologie enteriche croniche caratterizzate da infiltrazione di cellule infiammatorie a livello della lamina propria dell'epitelio intestinale. La patogenesi della malattia infiammatoria intestinale è sconosciuta ma, in base alle conoscenze relative alla corrispondente patologia umana (Morbo di Chron), si ritiene che l'evento preponderante sia rappresentato dalla "rottura" della tolleranza immunologica nei confronti di antigeni normalmente innocui, flora batterica commensale e componenti alimentari. Il quadro clinico correlato all'IBD è variabile in funzione della gravità dell'infiltrato e della porzione ed estensione di tratto gastroenterico colpito. I segni più frequenti sono diarrea, vomito e dimagramento progressivo. La diagnosi definitiva può essere emessa soltanto sulla base del riscontro istopatologico di cellule infiammatorie a livello della lamina propria. I protocolli terapeutici utilizzati ad oggi nel cane variano a seconda della gravità della patologia e hanno due scopi principali: limitare la risposta infiammatoria cellulo-mediata ed eliminare gli stimoli antigenici che possono scatenare la flogosi. Pertanto, sono ampiamente diffusi l'uso di farmaci immunosoppressori e l'adozione di diete specifiche è ampiamente diffuso, pertanto. Inoltre, si può agire anche a livello di flora microbica intestinale attraverso antibiotici e prodotti pre o probiotici. In questo studio retrospettivo è stata valutata e confrontata l'efficacia terapeutica di glucocorticoidi e diete specifiche, sottolineando come l'impiego di alimenti dedicati sia imprescindibile per avere buoni risultati e remissione della sintomatologia a lungo termine. Nello specifico, sono state contrapposte diete contenenti proteine, idrolisate e non idrolisate, evidenziando una maggiore percentuale di risposta a trattamenti che includessero il primo tipo di fonti proteiche. Infine, tra le diverse proteine di origine animale, le più efficaci nell'ausilio alla terapia per l'IBD sono state pesce, pollo e tacchino.

Parole chiave
Malattia infiammatoria cronica intestinale, Proteine idrolisate, Nuova fonte proteica.


 
 
    © Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise 2017