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e-ISSN 1828-1427

 

Rivista trimestrale di Sanità Pubblica Veterinaria edita dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’

A quarterly journal devoted to veterinary public health, veterinary science and medicine published by the Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’ in Teramo, Italy


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2017 - Volume 53 (1), January-March
   
 
Libri/Book reviews a cura di Manuel Graziani  

Storie da leccarsi i baffi. I gatti raccontati dal veterinario
Diego Manca

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"Sono convinto che il gatto sia l'animale del presente e del futuro, in una società come la nostra sempre più in affanno, incapace di fermarsi un attimo per fare il punto della situazione e meditare. Un gatto è l'amico a quattro zampe ideale per chi vive in appartamento poiché non ha necessità di fare passeggiate quotidiane ed è in grado di adattarsi a molte situazioni familiari". Così esordisce l'autore nella prefazione della raccolta di racconti Storie da leccarsi i baffi. Diego Manca è un veterinario di altri tempi che svolge la sua professione a Omegna (VB) dove ha fondato un ambulatorio veterinario di cui è anche direttore sanitario, uno di quelli che non si risparmiano, che amano il proprio lavoro e rispettano profondamente i propri pazienti. Autore di diversi libri, in questa nuova raccolta di storie vere il dott. Manca si concentra esclusivamente sui gatti che, pur essendo esseri misteriosi e imperscrutabili, sono anche molto vicini al cuore di milioni di persone. Con uno stile schietto, leggero, narrativo e quasi colloquiale, l'autore torna a raccontarci storie nuove e inedite alternandole ad alcune già note.
Il volume è un tributo ai gatti che vivono insieme agli uomini, compagni fedeli e a tratti un po' scontrosi, che sentono e condividono umori ed emozioni umane, tristi o gioiose che siano. Le 15 storie raccolte nel libro, che contiene anche belle foto in bianco e nero di gatti, sono divertenti, rocambolesche, piene di sensibilità e amore per le "tigri di casa". Come nel caso della micia Trippi che stava rischiando la vita perché non alimentata da proteine animali, in quanto i suoi padroni erano vegetariani convinti. O della gatta Forty che ha partorito all'età di 20 anni prima di spegnersi a causa di un tumore. E ancora la commovente storia di Ines la gattara, un'anziana e minuta signora che ha speso gran parte della propria vita ad accudire una miriade di gatti rifugiati in una vecchia fabbrica diroccata.


Articolo integrale

     
 
    © Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise 2017