e-ISSN 1828-1427
Rivista trimestrale di Sanità Pubblica Veterinaria edita dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’
A quarterly journal devoted to veterinary public health, veterinary science and medicine published by the Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’ in Teramo, Italy
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ISSUES ONLINE
| 2016 - Volume 52 (2), April-June | |||
| Marilena Muscarella, Antonio Armentano, Marco Iammarino, Carmen Palermo & Michele Amorena | |||
| Anticoagulant rodenticide poisoning in animals of Apulia and Basilicata, Italy | 153-159 | ||
| doi: 10.12834/VetIt.118.333.3 |
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Summary This study evaluates the presence of anticoagulant rodenticides in animals with a diagnosis of suspected poisoning and in bait samples. The survey was carried out from 2010 to 2012, in 2 regions of South Italy (Puglia and Basilicata) on 300 organs of animals and 90 suspected bait samples. The qualitative and quantitative analyses were conducted using an analytical method based on high‑performance liquid chromatography (HPLC) with fluorimetric detection (FLD) for the simultaneous determination of 8 anticoagulant rodenticides (bromadiolone, brodifacoum, coumachlor, coumafuryl, coumatetralyl, difenacoum, flocoumafen, and warfarin). The presence of anticoagulant rodenticides was detected in 33 organs of animals (11% of the total) and 6 bait samples (7% of the total). The most commonly detected compound was coumachlor (47% of 39 positive samples) followed by bromadiolone (24%), and brodifacoum (11%). The species mostly involved in anticoagulant rodenticide poisoning were dogs and cats. This study emphasizes the relevance of the determinations of anticoagulant rodenticides in cases of suspected poisoning in veterinary practice. Keywords |
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| Indagine sull'avvelenamento da rodenticidi anticoagulanti in Puglia e Basilicata (Italia) | |||
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Riassunto Questo studio valuta la presenza di sospetti avvelenamenti da rodenticidi anticoagulanti in animali deceduti in due regioni italiane (Puglia e Basilicata) e inviati presso il Reparto di Diagnostica dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata con una diagnosi di sospetto avvelenamento. L' indagine è stata condotta su 300 organi di animali e su 90 campioni di presunte esche inviate alla struttura dal 2010 al 2012. Le determinazioni quali‑quantitative sono state effettuate mediante metodica analitica che impiega la cromatografia liquida ad elevate prestazioni abbinata alla rilevazione fluorimetrica. La metodica consente la determinazione simultanea di 8 rodenticidi anticoagulanti (bromadiolone, brodifacoum, coumachlor, coumafuryl, coumatetralyl, difenacoum, flocoumafen e warfarin) in organi di animali ed esche. In 33 organi di animali (11% del totale) e in 6 esche (7% del totale) è stata verificata la presenza di rodenticidi anticoagulanti. Il composto più frequentemente rilevato è stato il coumachlor (47% dei 39 campioni positivi) seguito dal bromadiolone (24%) e dal brodifacoum (11%). Le specie animali maggiormente coinvolte in casi di avvelenamento da rodenticidi anticoagulanti sono i cani ed i gatti. Questo studio sottolinea l'importanza della determinazione di rodenticidi anticoagulanti nei casi di sospetto avvelenamento nella pratica veterinaria. Parole chiave |
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