Efficacia di oseltamivir sul ceppo H9N2 del virus dell'influenza aviaria con differenti punti di mutazione nella neuraminidasi, Vet Ital, 2015, 51 (3), 217, ISSN 0505-401X ">

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e-ISSN 1828-1427

 

Rivista trimestrale di Sanità Pubblica Veterinaria edita dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’

A quarterly journal devoted to veterinary public health, veterinary science and medicine published by the Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’ in Teramo, Italy


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2015 - Volume 51 (3), Luglio-Settembre
   
 
Taha Kumosani, Diana M. Ahmadieh, Houssam A. Shaib, Shadi K. Hamadeh, Lina S. Jaber, Steve Harakeh, Archana Iyer, Esam Azhar & Elie K. Barbour  
Efficacia di oseltamivir sul ceppo H9N2 del virus dell'influenza aviaria con differenti punti di mutazione nella neuraminidasi 217
       
Riassunto
Lo studio ha avuto gli obiettivi di ottimizzare l'attività antivirale di oseltamivir in embrioni di pollo contro ceppi H9N2 del virus dell'influenza aviaria e di applicare il protocollo ottimizzato per lo studio della sensibilità ai farmaci di 4 ceppi H9N2 mutanti (M1, M2, M3 e M4). Per quanto concerne il primo obiettivo, l'attività antivirale di oseltamivir è stata monitorata dal momento dell'inoculazione in uova embrionate, ad una concentrazione di 0,27 mg/100 ul/embrioni di pollo di 9 giorni, e per ognuno dei 7 livelli di densità del ceppo P0, compreso tra 1,2 x 10‑5 e 2,0 unità di emoagglutinazione (HA). Oseltamivir ha mostrato la sua massima efficacia nella riduzione della propagazione virale (riduzione del 95% del titolo di HA) (P < 0,05), quando il livello di inoculazione è risultato contenere un minimo di unità di HA di 1,2 x 10‑5. Per quanto riguarda il secondo obiettivo dello studio, l'applicazione di 1,2 x 10‑5 unità di HA del virus in inoculi per la valutazione dell'effetto antivirale dell'oseltamivir nei confronti dei ceppi H9N2 mutanti ha rivelato una mutazione resistente (M1) associata a 2 siti della neuraminidasi alle posizioni 46 e 47 della sequenza aminoacidica. I restanti ceppi mutanti hanno mantenuto la loro sensibilità variabile all'oseltamivir, generando la seguente riduzione percentuale del titolo HA: M2 (82,9%), M3 (61,5%) e M4 (100,0%). Il numero e la posizione delle mutazioni puntiformi nella neuraminidasi dei 4 ceppi mutanti diversi sembrano determinare la sensibilità del ceppo H9N2 a oseltamivir.

Parole chiave
Crescita embrionale, Emoagglutinazione (HA), H9N2, Influenza aviaria, Mutazione, Neuraminidasi, Oseltamivir.

 
    © Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise 2015