e-ISSN 1828-1427 |
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Rivista trimestrale di Sanità
Pubblica Veterinaria edita dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale
dell'Abruzzo e del Molise G. Caporale
A quarterly journal devoted to veterinary public health, veterinary science and medicine published by the Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’ in Teramo, Italy |
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ISSUES ONLINE
2014 - Volume 50 (4), Ottobre-Dicembre |
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Short communication
Daniela Salvatore, Sara Aureli, Raffaella Baldelli, Antonietta Di Francesco, Maria Paola Tampieri & Roberta Galuppi |
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Analisi molecolare di Leishmania infantum in zecche Ixodes ricinus da cani e gatti in Italia |
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Riassunto
La leishmaniosi sostenuta da Leishmania infantum è una zoonosi endemica nel bacino del Mediterraneo. Allo stato attuale delle conoscenze i flebotomi sono gli unici vettori riconosciuti per la trasmissione del microrganismo a cane e uomo. Tuttavia, il mancato rilevamento del vettore all'interno di focolai autoctoni di infezione ha indotto ad indagare sul possibile coinvolgimento di zecche o pulci come vettori alternativi. In questo studio, 119 zecche sono state prelevate in Italia settentrionale e centrale, tra agosto-giugno 2008 e marzo-ottobre 2010, in diverse specie animali e uomo. Le zecche sono state successivamente testate per la presenza di DNA di Leishmania infantum. Nove zecche (7,5%), risultate positive a PCR, sono state identificate morfologicamente come Ixodes ricinus. Tali parassiti sono risultati provenire da animali (gatto e cane) presenti in aree endemiche per leishmaniosi. Lo studio sembra essere la prima segnalazione di DNA di Leishmania infantum da zecche rimosse da gatto. Tale riscontro sembra suggerire che il dibattito sul ruolo delle zecche nell'epidemiologia della leishmaniosi nel cane possa essere esteso anche a quella del gatto.
Parole chiave
Cane,
Gatto,
Ixodes ricinus,
Leishmania infantum,
Polymerase chain reaction (PCR),
Zecche. |
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