Riassunto
Lo sviluppo urbano non controllato, rilevabile in alcuni paesi del Sud-Mediterraneo e Medio Oriente, coinvolge abitanti e animali randagi (soprattutto cani e gatti). L'ambiente risulta saturo e degradato visto che esseri umani e animali coesistono in situazioni di sovraffollamento. La raccolta irregolare dei rifiuti urbani offre la disponibilità di alimenti sufficienti per la sopravvivenza e proliferazione degli animali randagi. Questa condizione rappresenta un serio pericolo per la salute pubblica, in quanto si moltiplicano le morsicature da animali randagi e aumenta la proliferazione di insetti e roditori trasmettitori di agenti virali, batterici, fungini e parassitari. I vecchi programmi nazionali di lotta al randagismo, così come le campagne di eliminazione dei piccoli animali, non sono sufficienti se non sono accompagnate da tecnologie moderne e risorse adeguate. In questi contesti, è facilitata la diffusione di zoonosi emergenti e riemergenti, quali per esempio rabbia, echinococcosi, leishmaniosi, toxoplasmosi. Il miglioramento degli ambienti urbani e sub-urbani richiede programmi di gestione coordinati e integrati. A tal fine, i servizi di sanità pubblica, sanità animale e le amministrazioni locali rivestono un ruolo cruciale. I programmi di controllo e sviluppo devono essere flessibili e capaci di adattarsi alle condizioni del territorio. La collaborazione intersettoriale e interprofessionale, con la partecipazione della comunità, sono fattori di fondamentale importanza nonché componenti essenziali delle strategie di sviluppo a livello nazionale e regionale. Questo articolo descrive un tentativo di approccio globale ai problemi di sanità pubblica e socio-economici legati al randagismo nei paesi del Sud‑Mediterraneo e Medio Oriente, fornendo alcune indicazioni generali sulle possibili soluzioni.
Parole chiave
Ambiente,
Animali randagi,
Sanità pubblica,
Sanità pubblica veterinaria,
Sovraffollamento,
Zoonosi. |