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e-ISSN 1828-1427

 

Rivista trimestrale di Sanità Pubblica Veterinaria edita dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’

A quarterly journal devoted to veterinary public health, veterinary science and medicine published by the Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’ in Teramo, Italy


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2013 - Volume 49 (3), Luglio-Settembre
   
 
Federica Monaco, Maria Goffredo, Valentina Federici, Andrea Carvelli, Andrea Capobianco Dondona, Andrea Polci, Chiara Pinoni, Maria Luisa Danzetta, Lucia Selli, Michela Bonci, Michela Quaglia, Paolo Calistri  
Primi casi di infezione da virus Schmallenberg in Italia: strategie di sorveglianza 270
       
Riassunto
Lo studio descrive le strategie di soveglianza implementate in seguito al primo rinvenimento in Italia del virus Schmallenberg (SBV) appartenente al genere Orthobunyavirus. Il virus è stato rilevato nel 2012 nel cervello di un feto di capra nato da un parto distocico nel Nord Italia. Il cervello del feto è risultato positivo a due differenti protocolli di real time RT-PCR one-step, gli stessi risultati sono stati confermati anche mediante sequenziamento parziale del genoma virale. A seguito del rilevamento del virus sono state adottate azioni di risposta immediata per impedirne la diffusione. Un'indagine epidemiologica è stata condotta nell'azienda interessata in collaborazione con il CESME, Centro di Referenza Nazionale per lo studio e l'accertamento delle malattie esotiche degli animali (National Reference Centre for the study and verification of Foreign Animal Diseases - Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale"). L'indagine ha permesso di raccogliere e analizzare informazioni di interesse epidemiologico sul gregge e sottoporre ad analisi sierologiche e virologiche i campioni di siero e sangue intero di tutti gli animali presenti nell'azienda. Gli accertamenti sierologici mediante siero-neutralizzazione hanno dato risultati positivi, a differenza dei campioni di sangue intero risultati negativi a SBV. Le indagini epidemiologiche hanno indicato la possibile circolazione del virus nell'area in esame. Le azioni di sorveglianza seguite all'indagine sono state basate principalmente su: standardizzazione e applicazione di protocolli di sorveglianza passiva, sorveglianza sierologica (basata sul rischio mediante l'impiego di siero-neutralizzazione) e sorveglianza entomologica nelle aree geografiche coinvolte. La circolazione locale di SBV è stata, in seguito, confermata dal real time RT-PCR in sei pool di Culicoides raccolti, tra settembre e novembre 2011, in tre aziende ubicate nelle vicinanze del focolaio di SBV.

Parole chiave
Analisi epidemiologica, Italia, Sorveglianza, Strategie di controllo, Virus Schmallenberg (SBV).

 
    © Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise 2013