Riassunto
Negli ultimi decenni, nell’Unione Europea, la crescente attenzione posta dal consumatore e dall’’opinione pubblica sulla tematica del benessere animale ha mosso il legislatore comunitario ad emanare atti normativi per regolamentare la protezione degli animali allevati a fini zootecnici nei diversi momenti della filiera produttiva, dall’’allevamento sino alla macellazione. Il cavallo, allevato con la duplice finalità di impiego, come animale da affezione da un lato e come animale da reddito dall’altro, sembrerebbe rientrare solo in parte nel campo di applicazione della normativa europea in materia di protezione animale. A ben vedere però, in coerenza con quelli che sono gli ambiti di competenza dell’UE sanciti dal Trattato, lungo tutta la filiera è la finalità economico-commerciale dell’attività e non la destinazione finale dell’equide (DPA o non-DPA) a fungere da discriminante per l’applicazione delle suddette normative. Disposizioni nate per evitare disparità che potessero generare distorsioni del mercato comune. Anche i cavalli non destinati alla produzione di alimenti sono, quindi, destinatari delle normative comunitarie, nel momento in cui vengono allevati o trasportati nell’ambito di un’attività a fini commerciali, mentre gli Equidi utilizzati al di fuori di tale contesto vengono ad essere tutelati solamente dalle norme nazionali.
Parole chiave
Allevamento, Cavallo, Italia, Macellazione, Normativa, Protezione animale, Review, Trasporto, Unione Europea. |