Riassunto
La Salmonella è un problema globale per i settori della salute pubblica e della produzione alimentare. Questo studio ha indagato la prevalenza, il profilo sierotipico e la suscettibilità antimicrobica di ceppi di sierotipi di Salmonella isolati da campioni di mangime per animali (composti di farina di carne, ossa e sangue secco) prelevati da due mattatoi commerciali in Namibia. Su un totale di 650 campioni (n=650) controllati, il 10,9% (n=71) è risultato positivo alla Salmonella. Tra i sierotipi di Salmonella isolati, il più comune era il S. Chester (19,7%), seguito dal S. Schwarzengrund (12,7%). Tra gli isolati, il 19,7% (n=14) è risultato resistente a uno o più antimicrobici (acido nalidissico, trimetoprim-sulfametossazolo, sulfisossazolo, strep-tomicina e/o tetraciclina), mentre l’80,3% (n=57) è risultato suscettibile a tutti i 16 antimicrobici testati. La resistenza al sulfisossazolo e quella alla combinazione trimetoprim-sulfametossazolo sono risultate le più frequenti. Gli isolati resistenti appartenevano a dieci sierotipi differenti di Salmonella. La suscettibilità della maggior parte degli isolati di Salmonella agli antimicrobici testati indica che la resistenza antimicrobica non è tanto comune e diffusa in Namibia quanto in diversi altri paesi. I dati indicano inoltre che sono disponibili diversi antimicrobici efficaci nella gestione delle infezioni da Salmonella in Namibia. Tuttavia, alcune evidenze dimostrano lo sviluppo di resistenza, fenomeno che dovrà essere ulteriormente monitorato per evitare che diventi un problema.
Parole chiave
Antimicrobico, Namibia, Mangime, Prevalenza, Resistenza, Resistenza multifarmaco, Salmonella. |