Riassunto
Studi comparati su Nordette® e LutoFolone® in esemplari di pollame di 15 giorni hanno permesso di valutare gli effetti dei due farmaci su crescita, parametri biochimici e residui ormonali in fegato e tessuto muscolare. Sessanta esemplari sono stati equamente divisi in tre gruppi di 20. Il Gruppo 1 è stato utilizzato come gruppo di controllo. I Gruppi 2 e 3 sono stati trattati su base giornaliera per 30 giorni (dal 15° al 45°giorno di vita) rispettivamente con Nordette® (1 mg/kg di peso corporeo) aggiunto al mangime e LutoFolone® (0,5 mg/kg di peso corporeo) per via orale, somministrati con sondino ricurvo in acciaio inox, e lasciati senza trattamento per altri 15 giorni. I campioni di sangue, raccolti a 45 e 60 giorni di vita, sono stati utilizzati per gli esami biochimici. I campioni di fegato e muscolo prelevati da ciascun esemplare sono stati impiegati per preparare gli omogenati tissutali per la stima dei residui ormonali (estrogeno e progesterone). Entrambi i farmaci hanno indotto un aumento ponderale. Rispetto al gruppo di controllo, a 30 giorni post-somministrazione i due farmaci hanno determinato aumenti significativi (p<0,01), rispettivamente nei Gruppi 2 e 3, di diversi parametri serici quali alanina aminotransferasi (ALT) (410% e 300%), aspartato aminotransferasi (AST) (277,69% e 261,90%), colesterolo (16,91% e 17,19%), creatinchinasi (CK) (72,47% e 27,46%), creatinina (62,22% e 42,22%) e acido urico (85,43% e 70,86%), e un calo delle proteine totali (54,38% e 51,28%), dell'albumina (60,38% e 52,08%) e dei livelli di globulina (50,22% e 49,36%). Lo studio ha rilevato un aumento significativo dei livelli di estrogeno residuo in fegato (26,17% e 70,99%) e tessuto muscolare (17,50% e 43,41%) rispettivamente nei Gruppi 2 e 3. Rispetto al gruppo di controlli è stato evidenziato un notevole aumento dei livelli di estrogeno nel fegato rispetto al tessuto muscolare. Tuttavia, alcune di queste variazioni sono risultate insignificanti 15 giorni dopo la sospensione del trattamento ormonale. I dati sui parametri biochimici e livelli dei residui hanno indicato chiaramente che la somministrazione di agenti anabolizzanti al pollame può comportare rischi per la Salute Pubblica.