Con
il cambiare dei tempi, sono cambiate anche le priorità nellambito
sempre più vasto degli animali da compagnia. Se, infatti,
fino allo scorso decennio chi si occupava di ortopedia veterinaria
aveva a che fare esclusivamente con pazienti traumatizzati, ora
lortopedia e la traumatologia veterinaria devono fare i conti
sempre più spesso con le patologie articolari. I motivi di
questa inversione di tendenza sono molti e di diverso genere, certamente
i più influenti riguardano la diffusione di soggetti atleti
che sviluppano specifiche patologie, lallungamento della vita
media che espone i pazienti a malattie articolari degenerative un
tempo prerogativa delluomo e la presenza di razze canine particolarmente
predisposte a tali patologie. A ciò si aggiunga lesigenza
crescente dei proprietari degli animali, di comprendere a fondo
quali siano le migliori cure per i propri compagni. Per questi motivi
lo specialista in Ortopedia degli animali domestici, Filippo Maria
Martini, ha redatto Patologie articolari nel cane e nel gatto: un
volume che non vuole essere un manuale sulle tecniche chirurgiche
(nonostante al suo interno vengano comunque descritte), piuttosto
un manuale pratico in grado da una parte di fornire gli strumenti
necessari per comprendere, interpretare e diagnosticare le patologie
articolari; dallaltra di dare le basi teoriche per impostare
un protocollo terapeutico in modo corretto ed emettere una prognosi
adeguata. Tutto ciò nella convinzione che un buon clinico
non possa limitarsi ad eseguire una visita e ad impostare una terapia,
ma debba necessariamente stilare un elenco di esami utili ai fini
della definizione della diagnosi, discuterne con il proprietario
e consigliare il più adeguato protocollo diagnostico e terapeutico.
Poletto,
pp. 398, € 100,00
www.polettoeditore.it
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