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Le zoonosi, vale a dire le infezioni naturalmente
trasmissibili tra le specie animali e l'uomo, costituiscono oggi un
problema inquietante che impone nuovi compiti di sorveglianza, prevenzione
e aggiornamento degli operatori sanitari, anche nei Paesi sviluppati.
Mutamenti climatici, flussi migratori umani, crescita degli scambi
internazionali e guerre favoriscono sia il riemergere di malattie
considerate rare (leishmaniosi, febbre bottonosa, tubercolosi da M.
bovis) e la loro comparsa in aree geografiche dove erano precedentemente
sconosciute, sia lintroduzione di patologie emergenti (malattia
di Lyme, criptosporidiosi, West Nile disease, encefalopatia spongiforme
trasmissibile). Per buona parte di queste patologie la maggioranza
degli operatori sanitari spesso non dispone di conoscenze e strumenti
appropriati e, tanto meno, aggiornati. Lesistenza di serbatoi
animali e di complessi meccanismi di trasmissione richiede pertanto
un approccio multidisciplinare a queste patologie, che rappresentano
un inevitabile terreno di incontro e scambio tra la medicina umana
e quella veterinaria. Zoonosi e sanità pubblica, scritto
da una veterinaria che opera nel Servizio Sanitario Nazionale, è
un testo innovativo che si pone lobiettivo di colmare una lacuna
avvertita da molti, ovvero il riemergere delle zoonosi. Allo stesso
tempo, il testo costituisce un valido esempio di come sia possibile
trovare un linguaggio epidemiologico comune per rivolgersi agli operatori
della sanità (medici, veterinari, tecnici, operatori sociali,
specialisti) e a tutti coloro che operano quotidianamente nelle strutture
pubbliche e sul territorio.
Springer,
pp. 231, € 36,95
www.springer.com
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