e-ISSN 1828-1427
Rivista trimestrale di Sanità Pubblica Veterinaria edita dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale'
A quarterly journal devoted to veterinary public health, veterinary science and medicine published by the Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’ in Teramo, Italy
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ISSUES ONLINE
| 2007 - Volume 43 (3) Luglio-Settembre | |||
| Priscilla
L. FitzMaurice, Jerome E. Freier & Kenneth D. Geter |
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| Applicazioni
nel campo geospaziale nell’ambito del Dipartimento dell’Agricoltura
degli Stati Uniti d’America –Servizi Veterinari |
477 | ||
| Sommario Epidemiologi, funzionari medici veterinari e tecnici di sanità animale all’interno dei Servizi Veterinari (SV) utilizzano attivamente la tecnologia GPS (sistema globale di posizionamento) per ottenere i dati posizionali sul bestiame e sulle operazioni nelle aziende avicole negli Stati Uniti. I dati geospaziali, se acquisiti a fini di monitoraggio e sorveglianza, vengono memorizzati all’interno del Database Generico dei SV (GDB). Se vengono raccolte informazioni nel caso in cui le informazioni vengano raccolte nel caso di un focolaio di una malattia, i dati vengono inseriti all’interno del Sistema di Risposta e Gestione delle Emergenze (EMRS). Il gruppo di Epidemiologi Spaziali insieme al Centro per l’Epidemiologia e la Sanità Animale (CEAH) ha fissato degli standard minimi di accuratezza per l’acquisizione dei dati spaziali. Per assicurarsi che le coordinate geografiche raccolte sul campo soddisfino questi standard minimi, il personale di campo riceve formazione sulle corrette procedure di raccolta dati. L’accuratezza posizionale viene validata con atlanti digitali, fotografie aeree, mappe parcellizzate basate sul Web, o indirizzi geocodificanti. Differenti metodiche e tecnologie geospaziali sono in corso di valutazione per un futuro utilizzo all’interno dei SV. Queste comprendono il trasferimento diretto delle coordinate dai ricevitori GPS ai computer, alle fotocamere digitali GPS-compatibili, PC portatili, ed ai ricevitori GPS precaricati con mappe ArcGIS™ – tutte con l’obiettivo di ridurre gli errori nella trascrizione ed immissione dei dati e migliorare la raccolta dei dati sul campo.
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