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e-ISSN 1828-1427

 

Rivista trimestrale di Sanità Pubblica Veterinaria edita dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale"

A quarterly journal devoted to veterinary public health, veterinary science and medicine published by the Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’ in Teramo, Italy


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2007 - Volume 43 (1) January-March
   
 
Andrea Polci, Cesare Cammà, Sabrina Serini, Luigina Di Gialleonardo, Federica Monaco & Giovanni Savini
Reazione a catena della polimerasi in tempo reale (real-time PCR) per rilevare il virus della bluetongue in campioni di sangue 65-76
       

Sommario
In questo lavoro è descritto un metodo RT-PCR real-time per rilevare il virus della bluetongue (BTV) in campioni di sangue. Sono stati utilizzati primer e TaqMan probe specifici per una regione conservata dell’RNA di BTV localizzata sul segmento 5 che codifica per la proteina non strutturale NS1. Il metodo è stato in grado di rilevare virus della bluetongue appartenenti ai sierotipi 2, 4, 9 e 16 isolati in Italia, ed i rispettivi ceppi vaccinali. Il limite di rilevabilità è stato 5,0 × 10–3 TCID50 per ml di campione. Non ha amplificato RNA di virus appartenenti al genere Orbivirus quali il virus della malattia emorragica epizootica (EHDV) o il virus della peste equina (AHSV) nè virus della famiglia Reoviridae o virus capaci di indurre quadri clinici simili a quelli causati dal BTV. La sua accuratezza è stata valutata su 104 campioni di sangue in EDTA ed i risultati confrontati con quelli ottenuti con la RT-PCR convenzionale impiegata nella diagnostica di routine. Entrambi i test non hanno evidenziato presenza di BTV in 40 campioni di sangue provenienti da allevamenti indenni alla bluetongue (intervallo di confidenza 95%, 92,5-100%). La real-time ha rilevato presenza di materiale genetico del virus della BTV in 64 bovini sentinella che avevano sieroconvertito ai sierotipi 2 e 16 (intervallo di confidenza 95%, 95,5-100%) al contrario, la RT-PCR convenzionale soltanto in 47 di questi (intervallo di confidenza 95%, 61,5-82,7%) (P<0,05). Il metodo risulta veloce consentendo di ridurre i tempi di esecuzione e non richiede manipolazioni post-amplificazione contenendo quindi i rischi legati a contaminazioni di prodotti amplificati.

Parole chiave
Diagnosi, Polymerase chain reaction, Real-time reverse transcriptase polymerase chain reaction, Virus della bluetongue.

       


Articolo integrale

     
 
    © Istituto G.Caporale 2007