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e-ISSN 1828-1427

 

Rivista trimestrale di Sanità Pubblica Veterinaria edita dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale"

A quarterly journal devoted to veterinary public health, veterinary science and medicine published by the Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’ in Teramo, Italy


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2007 - Volume 43 (1) January-March
   
 
Yoshihiro Ozawa
Encefalopatia spongiforme bovina (BSE) in Giappone e scelte per il suo controllo 21
       

Riassunto
A partire dal settembre 2001, il Giappone ha riferito all’Organizzazione mondiale per la Sanità animale (OIE: Office International des Epizooties) 31 casi di encefalopatia spongiforme bovina (BSE) tipici e due casi atipici. Ci sono stati almeno due importanti episodi di esposizione all'agente della BSE in Giappone: il primo, attribuito principalmente agli ingredienti per mangimi d’importazione contaminate, si è verificato tra il 1995 e il 1996 e sono state scoperte in diversi luoghi del Giappone 13 vacche Frisone affette dal morbo (gruppo A). La seconda denuncia si è verificata in Hokkaido, l’isola più settentrionale del Giappone, tra il 1999 e il 2000 dove fino ad oggi sono stati riscontrati 14 casi di BSE (gruppo B). Tutti i casi positivi dei gruppi A e B erano vacche Frisone. I rimanenti quattro casi (gruppo C) erano d’età diverse, incluso un caso atipico di bovino da carne autoctono di 169 mesi, ma le origini dell’infezione non sono ancora note. Due giovani manzi Frisoni (di 21 e 23 mesi) sono inclusi nel gruppo C, ma la trasmissibilità di tali casi non è stata confermata. Sembra singolare che tutti i casi tipici confermati di BSE in Giappone siano nelle vacche Frisone ed è suggeribile focalizzare una sorveglianza futura per la BSE in Giappone unicamente sulle vacche di questa razza. Si suggerisce, inoltre, di dividere il Giappone in due zone: quella di Hokkaido e il resto del paese, in modo da poter attuare diverse strategie per ottenerne l'eradicazione nelle rispettive zone entro periodi di tempo più brevi. Siccome il caso tipico di BSE più giovane confermato in Giappone è stato quello di una vacca del gruppo B di 48 mesi, si propone che l’età del bestiame da testare ai mattatoi venga innalzata da 20 a 30 e più mesi. Finora, due casi di BSE cosiddetti 'atipici' sono stati rinvenuti in Giappone e l’autore propone la necessità di dimostrarne la trasmissibilità per confermare che si tratti realmente di encefalopatie spongiformi trasmissibili. Inoltre, l’autore considera necessario confrontare gli standard del laboratorio diagnostico nazionale che testa il bestiame da macello sano in Giappone con quelli di altri laboratori di riferimento per la BSE dell’OIE, per dimostrare che le attuali pratiche diagnostiche giapponesi soddisfano gli standard internazionali.

Parole chiave
Casi atipici, Comunicazione di rischio, Encefalopatia spongiforme bovina, Encefalopatie spongiformi trasmissibili, Enervazione, Esposizione, Giappone, Sorveglianza, Zonizzazione.


Articolo integrale

     
 
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