Trichinella in carni di suino domestico

 

 

Tra gennaio e febbraio 2020 sono state rinvenute larve di Trichinella nelle carcasse di due suini domestici sottoposti a regolare macellazione. Il riscontro diagnostico è stato effettuato presso la Sede di Avezzano dell’IZSAM. Le larve sono state inviate al Laboratorio di Riferimento Europeo per i parassiti dell’Istituto Superiore di Sanità che ha effettuato la genotipizzazione e l’identificazione della specie Trichinella britovi, la stessa che sostiene il ciclo selvatico del parassita.

 

Gli animali risultati positivi provengono da un allevamento all’aperto su un esteso terreno recintato in ambiente agricolo-forestale: un tipo di allevamento che, per sua stessa natura, presenta un maggiore rischio di esposizione alla malattia, in considerazione della condivisione ambientale con più specie selvatiche potenziali serbatoio di infezione.

Il ritrovamento di questo parassita su carni di suino domestico rappresenta un evento del tutto eccezionale, sebbene la presenza di larve di Trichinella sia di frequente riscontro sulle carcasse di animali selvatici, soprattutto nel lupo, nella volpe, sporadicamente nel cinghiale e nei mustelidi.

 

Il Regolamento UE 2015/1375 prescrive il controllo sistematico delle carni per la ricerca delle larve di Trichinella sulle carcasse di suidi e di equidi sottoposte a regolare macellazione prima che il veterinario ufficiale possa destinarle al libero consumo. Il controllo per la trichinellosi è obbligatorio anche sulle carni dei cinghiali cacciati.

L’Istituto, oltre ad eseguire i test sui campioni derivanti dal controllo ufficiale, attua il monitoraggio di questa parassitosi nelle specie animali selvatiche ospiti di Trichinella, così come previsto dal Piano Regionale di monitoraggio sanitario della fauna selvatica.

Per la ricerca della Trichinella l’IZSAM esamina ogni anno quasi 63.000 campioni di muscolo di suino domestico (la media degli ultimi tre anni è di 62.600) eppure, almeno dagli anni ’70 ad oggi, non si erano mai riscontrati rilievi di positività in questa specie nel territorio dell’Abruzzo e del Molise.

 

Dalla consultazione della banca degli isolati di Trichinella, depositata presso l’ISS, i rilievi più recenti di positività riscontrati nel suino domestico riguardano allevamenti semi-bradi della Sardegna dove si sono registrati diversi focolai dal 2005 al 2018. Nell’Italia continentale, a parte sporadici casi di suini importati nel 2002 e nel 2006, i controlli ufficiali non avevano fatto rilevare casi di positività dagli inizi degli anni ’90: in Puglia nel 1989, in Basilicata nel 1992 e in Toscana nel 1993.

 

RISPOSTE A DOMANDE FREQUENTI SULLA TRICHINELLOSI

 

 

3 aprile 2020 (MG)

 
 
 
 
© IZSAM Aprile 2020
 
 
 
 
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