Granchio blu dell'Atlantico

 

 

Il 25 gennaio un esemplare di granchio appartenente ad una sospetta specie aliena, è stato pescato lungo la costa prospiciente Pescara da membri della Scuola Sub Loto, una struttura pescarese dedita alla ricerca e alla protezione dell’ambiente marino delle coste dell’Abruzzo e del Molise. L’esemplare di granchio femmina, con un carapace di 180 x 74 mm, è stato conferito ed esaminato dagli specialisti del reparto Ecosistemi Dulciacquicoli che lo hanno identificato come appartenente alla specie Callinectes sapidus. Seguendo la procedura il rinvenimento è stato segnalato all’ISPRA, l’Istituto Superiore della Protezione dell’Ambiente.

 

Il Callinectes sapidus (Rathbun, 1896), meglio conosciuto come Granchio blu dell’Atlantico, appartiene alla famiglia dei portunidi, detti anche granchi nuotatori. Originario delle coste dell’Atlantico Occidentale e del Messico, il Granchio blu è stato introdotto nelle acque del Mediterraneo agli inizi del secolo scorso attraverso le acque di zavorra. Allo stato attuale sono poche le informazioni a disposizione in merito alla sua distribuzione.

 

Dopo la prima segnalazione effettuata nel 2012, quella del 25 gennaio 2020 è la seconda segnalazione di rinvenimento di Callinectes sapidus lungo le coste abruzzesi. La presenza di specie aliene in un nuovo habitat può produrre numerosi effetti negativi come l’alterazione della biodiversità, la competizione con le specie autoctone, l’introduzione di nuove patologie, nonché effetti imprevedibili sulla pesca: comunque rappresenta un potenziale pericolo per la salute umana. Per questi motivi è importante che eventuali rinvenimenti vengano portati all’attenzione della Guardia Costiera o di un Ente scientifico competente, al fine di attivare tempestivamente una serie di azioni finalizzate a contenerne la diffusione.

 

 

13 febbraio 2020 (MG)

 
Visualizza la galleria
 
 
 
© IZSAM Febbraio 2020
 
 
 
 
Notizie sull'argomento

Il Ministro Schillaci presenta la Rete degli IIZZSS

Il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha definito la rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali italiani una “Componente fondamentale del Sistema Sanitario Nazionale per la salvaguardia della salute pubblica”.

 

L’Istituto nominato Centro di Referenza FAO per One Health

“Un plauso a tutto il team dell’IZS di Teramo per lo straordinario lavoro e la dedizione nel promuovere la One Health e nell’ottenere questa prestigiosa nomina”, il commento del Sottosegretario Marcello Gemmato.

 

 

Visita studio dalla Macedonia

Il Direttore e vice-direttore dell’Istituto Veterinario di Skopje hanno frequentato per due settimane le strutture e i laboratori dell’IZS di Teramo, nell’ambito di un programma finanziato dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica.

 

 
 
 
 

Istituto Zooprofilattico Sperimentale

dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale"

 

Campo Boario | 64100 TERAMO | ITALIA

Telefono 0039.0861.3321 | Fax 0039.0861.332251

e-mail: archivioeprotocollo@izs.it

Posta elettronica certificata: protocollo@pec.izs.it

Partita IVA: 00060330677

Codice Fiscale: 80006470670