La comunicazione integrata dell'Istituto

Nei suoi oltre 60 anni di storia le attività di comunicazione dell'Istituto sono state indirizzate principalmente alla comunità scientifica e alle Istituzioni nazionali e internazionali; oggi, però, rivolgersi in prevalenza al mondo scientifico e agli addetti ai lavori non basta più.

Alla comunicazione va affidato un compito più ampio, estendendo ai cittadini il suo raggio d'azione attraverso un processo di comunicazione calibrato, forte e innovativo al fine di veicolare argomenti tecnici con un linguaggio divulgativo ma al contempo rigoroso sul piano scientifico.

Per tali motivi è stata creata la Struttura Innovativa di Comunicazione Istituzionale (SICI) per colmare cioè quella distanza che ancora permane tra la ricerca e l'opinione pubblica, una distanza che, a parere della Direzione dell'Istituto G. Caporale, deve essere progressivamente assottigliata sino alla sua definitiva eliminazione attraverso un piano di comunicazione integrata che ottimizzi le risorse disponibili, concentri i messaggi, indirizzi in modo completo, "integrato", i diversi target di riferimento utilizzando in maniera consapevole e congiunta sia gli strumenti che le tipologie di comunicazione a disposizione.

Un piano di comunicazione fondato appunto sull'integrazione dei flussi comunicativi operati dalla comunicazione esterna, dalla comunicazione interna, dalla comunicazione economica-finanziaria e dalla comunicazione istituzionale, compresi in un programma unitario e coerente, in cui l'insieme dei messaggi indirizzati a ciascun pubblico di riferimento costituisce un processo organico.

Il piano di comunicazione che oggi l'Istituto sta attuando è basato sulla connessione tra hardware, software, reti di computer, nuove tecnologie che, assieme a quelle più tradizionali, si interfacciano tra loro ottimizzando così la gestione della comunicazione che poi viene distribuita all'interno e all'esterno su vari livelli.

Una nuova direzione battuta attraverso una pluralità di azioni come il rinnovato portale Internet molto più aggiornato e multimediale del precedente, gli approfondimenti giornalistici e gli spot animati per la televisione, la tradizionale comunicazione cartacea, che oggi guarda maggiormente ai cittadini, e l'attività dell'ufficio stampa.

Il terzo numero della Newsletter descrive appunto gli strumenti e le tipologie di comunicazione adottati ("la comunicazione sul web", "la comunicazione televisiva" e "la comunicazione cartacea"), soffermandosi anche sul ruolo svolto dall'Istituto nella comunicazione degli avvenimenti e dell'evolversi delle attività di soccorso a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto di L'Aquila.

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