Coltura primaria di cellule di tartaruga

 

 

L’Istituto è impegnato da sempre nella tutela degli ecosistemi acquatici attraverso il Laboratorio Ecosistemi Acquatici e Terrestri e il reparto Diagnostica Specialistica. Nel territorio di competenza - prima nella regione Abruzzo con il DG 21/167 del 2014 e poi nella regione Molise con il DCA n. 12 del 2018 - è stata creata una rete bi-regionale spiaggiamento cetacei e tartarughe marine di cui l’IZSAM è parte attiva fornendo supporto diagnostico, assistenza tecnica e attività di ricerca.

A novembre 2019 la Guardia Costiera, la ASL, l’IZSAM e il Centro Studi Cetacei sono stati coinvolti nel recupero, lungo le coste pescaresi, di un esemplare di tartaruga Caretta caretta deceduta nonostante le cure somministrate.

 

Dopo l’esame autoptico è intervenuta l’Area Colture Cellulari, un settore specializzato del reparto Virologia e Colture Cellulari dell’IZSAM dove vengono svolte attività relative al reperimento, l’amplificazione, il controllo, la conservazione, l’impiego e la distribuzione di colture cellulari di differente tipologia per le necessità di tutti i laboratori dell’Istituto.

 

In questi mesi il personale è riuscito ad allestire una coltura primaria di cellule di tartaruga da biopsie di cuore, polmone, rene e timo prelevate dall’esemplare deceduto. L’utilizzo delle nuove linee cellulari può rappresentare un importante approccio allo studio dello stato di salute di questi Chelonidi, segnalati nella lista rossa della International Union of Conservation of Nature (IUNC) come vulnerabili per il rischio di estinzione nel Bacino del Mediterraneo. Inoltre l’impiego delle cellule di tartaruga è un’opportunità di supporto alla diagnosi di isolamento virale e alla valutazione di interazioni dei composti inquinanti, attraverso prove in vitro di tossicità e patogenicità specifici.

 

 

23 giugno 2020 (MG)

 
 
 
 
© IZSAM Giugno 2020
 
 
 
 
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