Rapporto dell'OMS sulla situazione epidemiologica della sindrome respiratoria mediorientale

 

 

Il rapporto pubblicato nell'aprile del 2019 dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), evidenzia che dal 2012 sono stati segnalati complessivamente 2428 casi, confermati in laboratorio, di sindrome respiratoria mediorientale (MERS), di cui 838 decessi (tasso di mortalità pari al 34,5%). La maggior parte di questi casi è stata segnalata dall'Arabia Saudita (2037 casi, di cui 760 decessi correlati, con un tasso di mortalità del 37,3%).

 

Nel mese di aprile, sono stati comunicati 29 casi di MERS confermati in laboratorio; tutti i casi, con 11 decessi correlati, provenivano dall'Arabia Saudita. Tuttavia, nel mese di maggio, l'Arabia Saudita non ha segnalato alcun nuovo caso relativo alla recente epidemia nella città di Wadi Aldwaser, probabilmente grazie alle misure di sicurezza e di risposta immediata adottate dal paese.

 

Le fasce di età più colpite sono quelle 50-59 anni per i casi primari e 30-39 anni per i casi secondari.

 

E’ stato riscontrato che gran parte dei casi erano persone ammalate di diabete e i decessi erano individui con diabete. Inoltre, è stato appurato che gli operatori sanitari sono a rischio più alto di altre figure professionali in quanto sono a contatto con i pazienti malati di MERS durante le visite, gli esami e i trattamenti.

 

L'infezione da MERS-CoV può causare gravi patologie con conseguente elevata morbilità e mortalità. I cammelli dromedari rappresentano un serbatoio del virus e anche la possibile fonte di infezione umana. Tuttavia, sebbene sia considerato probabile che la trasmissione zoonotica sia il punto di partenza della maggior parte dei cluster osservati, la via di trasmissione più frequentemente documentata è stata quella interumana, specialmente dal contatto stretto non protetto con i pazienti infetti.

 

Il rapporto conclude che le misure di prevenzione e controllo delle infezioni sono fondamentali per prevenire la possibile diffusione della malattia negli ospedali e nelle cliniche e per proteggere gli operatori sanitari, i visitatori e gli altri pazienti. Nessun vaccino o cura specifica è attualmente disponibile; ad oggi, la terapia è di supporto e basata sulle condizioni cliniche del paziente.

 

 

Referenze

 

http://www.emro.who.int/pandemic-epidemic-diseases/mers-cov/mers-situation-update-april-2019.html

 

 
 
 
© IZSAM Maggio 2019
 
 
 
 
 
 
 

Istituto Zooprofilattico Sperimentale

dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale"

 

Campo Boario | 64100 TERAMO | ITALIA

Telefono 0039.0861.3321 | Fax 0039.0861.332251

e-mail: archivioeprotocollo@izs.it

Posta elettronica certificata: protocollo@pec.izs.it

Partita IVA: 00060330677

Codice Fiscale: 80006470670