Aragosta nei fondali di Cologna

 
Aragosta (foto di Giuseppe Di Filippo)

Il 15 settembre 2009, durante un'immersione notturna sulle barriere artificiali sommerse di Cologna (TE), il signor Giuseppe Di Filippo si è imbattuto in una Aragosta.

Questo Crostaceo è segnalato "comune prevalentemente nel litorale roccioso profondo delle coste ripide tra i 40 e i 70 m di profondità (Riedl, 1991)" e quindi la sua presenza a 15 m di profondità, a meno di 3 miglia dalla costa, rappresenta una segnalazione di notevole importanza.

Le barriere artificiali di Cologna, costituite da massi e cubi in calcestruzzo, sono state istallate dalla Provincia di Teramo per la protezione e il ripopolamento delle risorse acquatiche a vantaggio della pesca professionale.


L'Istituto G. Caporale effettua un monitoraggio scientifico per verificare l'efficacia delle strutture ai fini del ripopolamento, basandosi su catture con reti da posta e con canne da pesca, in collaborazione con pescatori professionisti e pescatori sportivi. I risultati del monitoraggio stanno dimostrando che le aree interessate dalle barriere hanno una maggiore biodiversità, ospitando anche specie alloctone caratteristiche dei fondali rocciosi. La conferma arriva anche dai pescatori, professionisti e non, che frequentano la zona e si avvantaggiano della cattura di specie di pregio come Ombrine, Corvine, Saraghi, Pagelli e Tanute.
 
 
 
© IZSAM Agosto 2016
 
 
 
 
 
 
 

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