Rinvenimento di una Medusa cubo a Silvi Marina

 

Il 3 agosto 2013, nella spiaggia di Silvi Marina (TE), con un retino, una bagnante ha raccolto in riva una medusa e l'ha consegnata alla Guardia Costiera. Da qualche giorno sulla spiaggia di Silvi erano stati segnalati diversi casi di bambini con ponfi dolorosi.

 

A seguito del sopralluogo presso la sede della Guardia Costiera di Silvi Marina per l'identificazione della medusa, la biologa Carla Giansante dell'IZSAM ha rilevato come l'esemplare fosse ascrivibile verosimilmente alla specie Carybdea marsupialis, nota col nome volgare di Medusa cubo o Medusa scatola (Phylum: Cnidaria - Classe: Cubozoa).

 

La medusa in questione è facilmente riconoscibile per la forma cubica dell'ombrella, trasparente, alta fino a 8 cm, e per la presenza di 4 tentacoli fortemente urticanti. Si riproduce sessualmente attraverso planule (larve) che dopo un breve periodo di vita natante si trasformano in un polipo primario e poi in medusa. Si muove contraendo ritmicamente l'ombrella e si nutre catturando piccoli pesci. Frequenta sia le acque profonde sia le acque superficiali presso la costa. Ha un 'origine tropicale atlantica ed è il solo Cubozoo presente nel Mediterraneo. Negli ultimi tempi il numero sta aumentando anche nell'Alto e Medio Adriatico, mare in cui la prima segnalazione risale al 1878 da parte di Claus.

 

Documento in formato Adobe AcrobatSegnalazione Faunistica(392 KB). Quaderno di Studi e Notizie di Storia Naturale della Romagna (dicembre 2013).

 
 
 
© IZSAM Agosto 2016
 
 
 
 
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