Schmallenberg virus - SBV

 
 

SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA

 
Figura 1: Diffusione di SBV in Europa (aggiornata a Maggio 2013). Fonte: EFSA

SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA IN EU

A seguito della conferma dei primi casi di infezione da virus di Schmallenberg (SBV) in Germania nel 2011, numerosi paesi europei hanno notificato la presenza del virus sul loro territorio (Figura 1).

 
 

SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA IN ITALIA

 

Attività di sorveglianza sul territorio nazionale

 

A seguito della conferma del primo caso di SBV sul territorio nazionale, il Ministero della Salute ha fornito le indicazioni relative alle attività di sorveglianza nei confronti dell’infezione da SBV sul territorio italiano (Nota Min Sal 4 aprile 2012).

 

La sorveglianza è incentrata sul monitoraggio sindromico degli animali con particolare attenzione ad episodi di aborto e malformazione nei nuovi nati, nonché ad episodi febbrili, calo della produzione lattea e diarrea negli adulti. I campioni prelevati dagli allevamenti sospetti sono utilizzati in test sierologici e virologici ed il campionamento esteso alle aziende presenti nel raggio di 4km. Come stabilito nelle Note Ministeriali, i test diagnostici di conferma sono eseguiti dal Centro di Referenza per lo Studio e l’accertamento delle Malattie Esotiche degli animali (CESME) presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” di Teramo.

 
 
 
Figura1: Casi confermati di SBV in ruminanti in Italia dal 2012 (Fonte SIMAN, 17 febbraio 2015)

Distribuzione geografica dei casi confermati di SBV in Italia dal 2012

 

Il primo caso di infezione da SBV in Italia è stato confermato il 16 febbraio 2012 in un'azienda veneta in Provincia di Treviso. Il virus è stato identificato con il test Real Time RT-PCR nel cervello di un feto caprino che presentava malformazioni al rachide e agli arti. Gli accertamenti diagnostici sugli altri animali presenti in azienda (1 bovino e 5 capre) hanno escluso la presenza di circolazione virale in atto ma hanno evidenziato la presenza di animali sierologicamente positivi a testimonianza di una infezione pregressa.

 

Sempre in provincia di Treviso una bovina è risultata positiva alla prova di sieroneutralizzazione dopo aver partorito un vitello morto a distanza di 24 ore dalla nascita. Il feto era risultato negativo ai test molecolari.

 

Nell’aprile 2012, in un allevamento di bovine da latte nella stessa provincia è stata confermata, la presenza di SBV in un aborto a termine in cui non erano presenti malformazioni o lesioni anatomo-patologiche evidenti e, qualche mese più tardi, in Agosto, la circolazione di SBV è stata confermata in un allevamento bovino di Belluno in cui alcuni degli animali sono risultati in fase viremica.

 

La Sardegna è la regione italiana con la più intensa circolazione virale come dimostrano i quasi 100 focolai registrati da novembre 2012 a marzo 2013. I focolai, distribuiti in 7 delle 8 province sarde, sono stati confermati in allevamenti ovini e caprini a seguito del sospetto clinico per il verificarsi di episodi di natimortalità e malformazioni ricorrenti (artrogriposi, brachignatia, torcicollo e scoliosi).

 

La circolazione virale è stata dimostrata anche in altre regioni italiane quali il Piemonte con 6 focolai confermati di cui 2 in provincia di Torino e 4 in provincia di Cuneo ed il Trentino Alto Adige con 3 bovini ed un feto caprino positivi al test di RT-PCR Figura 1 ).

 

Positività sierologiche, indice di infezione pregressa, sono state riscontrate in Umbria, Basilicata e Liguria

 
 

Sorveglianza entomologica

La presenza del SBV è stata riscontrata in pool di Culicoides catturati tra giugno 2011 e giugno 2012 nell’ambito delle attività di sorveglianza entomologica effettuate per il virus della bluetongue. Le indagini retrospettive sulle catture effettuate in sei aziende di Veneto e Friuli Venezia Giulia, tutte localizzate nel raggio di 50 Km dal primo caso di SBV, hanno consentito di identificare il genoma di SBV in pool di Culicoides appartenenti all’Obsoletus complex. In particolare 1 pool proveniente da un’azienda di Caneva (Pordenone), 1 pool da un’azienda di Istrana (Treviso) e 4 pool provenienti da Feltre (Belluno). Inoltre un esemplare di Culicoides obsoletus sensu stricto catturato a Feltre l’11 Maggio 2012, è risultato positivo ai test molecolari. I risultati ottenuti dimostrano come SBV abbia circolato in almeno tre province a partire dal mese di settembre 2011 quindi 5 mesi prima della comparsa dei sintomi clinici.

 

La sorveglianza entomologica condotta in Sardegna tra il 30 Ottobre ed il 5 Dicembre 2012 ha inoltre consentito di identificare il virus di Schmallenberg in tre pool di C. imicola provenienti dalla provincia di Carbonia-Iglesias.

 
 
 
© IZSAM Agosto 2016
 
 
 
 
 
 
 
 

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