Inaugurazione del monumento contro la peste bovina

 
Monumento che celebra l'eradicazione globale della peste bovina

Il 18 ottobre del 2011, presso la sede del Ministero della Salute a Roma, è stato inaugurato il monumento che celebra l'eradicazione globale della peste bovina che, dopo il vaiolo umano, è la seconda malattia nella storia ad essere stata debellata.


La cerimonia è avvenuta in occasione del sessantesimo anniversario del trasferimento della sede della FAO a Roma, per ricordare la collaborazione la Food and Agricolture Organization e il Ministero della Salute tesa a raggiungere l'obiettivo di un mondo libero dalla fame. Ai saluti iniziali del Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, sono seguiti quelli del delegato del Sindaco di Roma, del Direttore Generale dell'OIE, Bernard Vallat, e del Direttore Generale della FAO, e Jacques Diouf.


La scultura è opera di Alessandro Romano che si è ispirato alla figura di Giovanni Maria Lancisi il quale, già nel 1715, aveva individuato nella peste bovina una delle principali cause di povertà e fame nella società dell'epoca, sottolineando la necessità di debellare la malattia. Il monumento è un alto obelisco sulla cui cima un'aquila, riprendendo le parole dell'autore: "trova e estrae dall'oscurità il male nascosto, la peste bovina e la distrugge, aprendo in questo modo la via alla rinascita e al ritorno alla vita normale".


Sulla scultura e su ciò che rappresenta il direttore dell'IZSLER, Stefano Cinotti, e il direttore dell'ICT, Vincenzo Caporale, hanno espresso le considerazioni riportate di seguito:

Chi ha partecipato il 18 ottobre u.s presso il Ministero della Salute in Roma, come Medico Veterinario, alla cerimonia di inaugurazione del monumento che celebra l'eradicazione globale della peste bovina non può esimersi dall'esprimere alcune considerazioni. Innanzitutto la piacevole sorpresa di scorgere un tangibile richiamo alla professione veterinaria, tanto da assurgere non solo a memoria, ma anche a riferimento prospettico della nuova sede del Ministero della Salute. Abituati infatti ai molti secondi e terzi "piani", se non addirittura ai ruoli esclusivi del comparsariato, vedere, dopo tanti silenziosi risultati, l'impegno della professione veterinaria prendere forma in segno di tangibile memoria, ha indotto nei colleghi presenti, e di certo indurrà in tutti coloro che frequenteranno la sede del Ministero, un orgoglioso senso di appartenenza a quella cultura che l'obelisco celebra. In rapido logico collegamento, la considerazione circa la scelta del luogo in cui erigere il monumento, la cui proprietà appartiene alla FAO: certamente opportuna e segno di un'antica e fattiva collaborazione tra le due Istituzioni, in particolare nella materia di più stretto ambito veterinario. Certamente opportuna, ma non scontata, a fronte anche della pur qualificata, ma numericamente relativa, rappresentanza veterinaria nella compagine ministeriale, la scelta di modificare permanentemente lo skyline dell'edificio con un cifra di cultura veterinaria. L'opera simboleggia e sintetizza il concetto unico di sanità nel mondo, nella quale la medicina veterinaria assume un ruolo fondamentale. Tale concetto è stato ribadito dalla partecipazione all'evento del Dr. Bernard Vallat, Direttore generale dell'OIE, che ha evidenziato la condivisione dell'obiettivo comune alla FAO e all'OIE per il conseguimento di un così importante risultato. Non sfugge a nessuno che in tal contesto tutto ciò ha una paternità primaria nell'opera della Direzione del Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria, Nutrizione e Sicurezza degli Alimenti, nella sua importanza strategica e nell'esclusiva capacità del Dr. Marabelli che lo guida. L'insieme di queste considerazioni si condensano in un sentito ringraziamento al Ministro della Salute, Prof. Fazio e al Direttore Generale della FAO, Dr. Diouf per aver voluto gratificare la professione veterinaria con un raro sigillo, destinato a permanere nel tempo.

 
 
 
 
 
© IZSAM Agosto 2016
 
 
 
 
 
 
 
 

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