La Febbre di Lassa è una zoonosi causata da un virus, membro della famiglia Arenavirus, trasmesso all’uomo dal contatto con cibo o oggetti contaminati da urine ed escrementi di roditori del genere Mastomys. Meno frequentemente, possono verificarsi infezioni per trasmissione da persona a persona e infezioni di laboratorio, in particolare in ambiente ospedaliero in assenza di adeguate misure di controllo dell'infezione. È stata riportata anche la trasmissione del virus Lassa per contatto sessuale.L’infezione decorre nel circa 80% dei casi in maniera asintomatica. Nei casi più gravi può manifestarsi come malattia emorragica caratterizzata da edemi del volto, liquidi nella cavità polmonare, sanguinamento da bocca, naso, vagina o del tratto gastrointestinale e pressione sanguigna bassa. Il decesso di solito avviene entro 14 giorni dalla comparsa dei sintomi nei casi mortali (tasso di letalità complessivo 1%, fino al 15% nei pazienti ospedalizzati). La malattia è particolarmente grave in gravidanza avanzata, con decesso della madre e/o perdita del feto, in più dell’80% dei casi durante il terzo trimestre di gravidanza. Per la febbre di Lassa è disponibile un trattamento antivirale specifico a base di ribavirina, in grado di ridurre la letalità se iniziato precocemente, anche se la sua efficacia non è stata dimostrata in maniera definitiva.
L’infezione è endemica in Benin, Ghana, Guinea, Liberia, Mali, Sierra Leone e Nigeria, ma è probabilmente presente in altri paesi dell'Africa occidentale. Ogni anno, il virus infetta dalle 100.000 alle 300.000 persone ed è responsabile di circa 5000 morti in Africa occidentale. Il maggior numero di casi viene generalmente segnalato durante la stagione secca (novembre-febbraio), quando la probabilità di contatto tra ratti e uomo è maggiore.
In questi mesi la Nigeria ha riportato un tasso di letalità molto più alto del solito. Secondo l’ultimo rapporto del Nigeria Centre for Disease Control (14 Marzo 2016), il numero totale dei casi riportati da agosto 2015 è 254 e il numero totale di morti è 137 (tasso di letalità 54%). Un'ulteriore fonte di preoccupazione per il governo nigeriano è la diffusione geografica dei casi, notificati ad oggi in diverse regioni del Paese. Nei giorni scorsi il governo federale ha istituito un comitato di risposta rapida alla febbre di Lassa per prevenire e controllare un’ulteriore eventuale diffusione della malattia.
A fine Febbraio 2016 un caso letale di infezione da virus Lassa è stato confermato in Germania in un uomo infettatosi in Togo, dove lavorava per un’organizzazione umanitaria. Gli esami del sangue effettuati su una persona che aveva avuto contatti con il primo caso hanno confermato la diagnosi di infezione da Lassa virus.
Figura 1. Fonte CDC - 21/03/2016
CENTRO DI REFERENZA NAZIONALE PER L'EPIDEMIOLOGIA VETERINARIA,
LA PROGRAMMAZIONE, L'INFORMAZIONE E L'ANALISI DEL RISCHIO (COVEPI)
Daniela Morelli
Centro di Referenza Nazionale Analisi del Rischio
Armando Giovannini
Epidemiologia
Paolo Calistri
Statistica e GIS
Annamaria Conte
REDAZIONE
Coordinamento
Simona Iannetti
Francesca Dall'Acqua
e-mail benv@izs.it
fax +39 0861 332251
Cookie Policy
Comitato editoriale
Barbara Alessandrini, Annamaria Conte, Fabrizio De Massis, Armando Giovannini, Paolo Calistri, Federica Monaco, Giovanni Savini
Progetto grafico
Alessandro De Luca
Web master
Sandro Santarelli